“Sergio Minerbi, un grande Italki”

22616415414_c17710d051_oUno dei grandi della Comunità degli Italkim, un diplomatico capace e preparato, un uomo schietto e preciso con un sano gusto per la polemica e al contempo generoso e disponibile. Così viene descritto dagli amici della Comunità degli italiani d’Israele Sergio Minerbi, diplomatico, giornalista, scrittore, scomparso nelle scorse ore a Gerusalemme all’età di 89 anni. “Chiunque lo abbia conosciuto ne serba un ricordo – sottolinea Beniamino Lazar, presidente del Comites di Gerusalemme, e amico personale di Minerbi – Sergio era una persona disponibile, sempre presente quando c’era bisogno. Lo seguivamo con grande attenzione nelle sue tante interviste sui media israeliani e internazionali in cui analizzava le questioni vaticane. Una delle prime cose che mi impressionò di lui era la sua fenomenale memoria: si ricordava le date di ogni enciclica. Era preciso, quasi pedante, ma in ogni caso molto preparato”. “Era una di quelle persone, purtroppo non frequentissime, che esprimeva in modo chiaro le proprie idee e aveva basi solide per difenderle. – sottolinea Sergio Della Pergola, demografo e rappresentante di primo piano della Comunità degli Italkim – È stato uno degli importanti diplomatici italki d’Israele, tra cui c’erano Joel Barromi e Vittorio Dan Segre. Grandi personaggi con un passato da ambasciatori, parte di una generazione di cui Minerbi è forse l’ultimo esponente”. “Rappresentava in modo schietto la sua opinione sul Vaticano, di cui era un profondo conoscitore – aggiunge Della Pergola – Era uno dei più forti critici di Pio XII e condannava le sue responsabilità rispetto alla Shoah e alla razzia di Roma del 16 ottobre. Era critico anche nei confronti di Karol Wojtyla e di Bergoglio mentre apprezzava il rigore da studioso di Ratzinger”. “Rimpiangeremo la sua forte capacità di esprimersi e parlare in modo ragionato anche di temi delicati”, conclude il demografo.
Sono tante le testimonianze di stima e affetto che sono arrivate in queste ore da parte degli italiani d’Israele, racconta Lazar, a dimostrazione dell’affetto nei confronti di Minerbi. “Anche l’ambasciatore Andrea De Felip, che una decina di anni fa è stato ambasciatore d’Italia in Israele, ha voluto mandare un messaggio di cordoglio, dimostrazione del segno lasciato da Sergio – sottolinea Lazar – Rav Pierpaolo Pinhas Punturello da Madrid ha ricordato che ‘perdiamo un grande signore’. E così tanti altri. Con lui scompare uno dei grandi della nostra Comunità, uno dei suoi primi componenti che visse Israele nel dopoguerra quando lo Stato era ancora in costruzione e la vita era molto più complicata”.