“Yom HaZikaron, ricordare i caduti
per la libertà e la democrazia”

Nelle prossime ore celebreremo Yom HaZikaron, il Giorno del Ricordo. Il 4 di Iyar è la data scelta dallo Stato di Israele per commemorare i militari caduti per difendere la libertà del popolo ebraico e l’indipendenza dello Stato di Israele e le vittime civili degli attacchi del terrorismo. È un momento solenne e profondamente identitario a cui gli ebrei italiani partecipano con commozione, ricordando ciascuno dei 23.741 soldati caduti, 3.150 civili, stringendosi alle loro famiglie. Ma Yom HaZikaron è anche un momento di riflessione e consapevolezza: ci ricorda che libertà e democrazia hanno un prezzo, che abbiamo l’obbligo di non darle per scontante, che dobbiamo difenderle strenuamente. È un monito e un impegno che vale per Israele come per le altre nazioni libere.
In tempi in cui l’amore per il proprio paese viene confuso con la negazione dell’altro, con la compressione dei diritti di alcuni a favore di altri, vale la pena ricordare le parole della dichiarazione d’Indipendenza d’Israele del 1948, un evento che ci apprestiamo a festeggiare: “Lo Stato d’Israele sarà aperto per l’immigrazione ebraica e per la riunione degli esuli, incrementerà lo sviluppo del paese per il bene di tutti i suoi abitanti, sarà fondato sulla libertà, sulla giustizia e sulla pace come predetto dai profeti d’Israele, assicurerà completa uguaglianza di diritti sociali e politici a tutti i suoi abitanti senza distinzione di religione, razza o sesso, garantirà libertà di religione, di coscienza, di lingua, di istruzione e di cultura, preserverà i luoghi santi di tutte le religioni e sarà fedele ai principi della Carta delle Nazioni Unite”.

Noemi Di Segni, Presidente UCEI