Sorgente di vita
Nel segno del Grande Torino


Si apre con un servizio sulla mostra “Il Rinascimento parla ebraico”, inaugurata recentemente al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, la puntata di Sorgente di Vita in onda domenica 12 maggio.
L’esposizione racconta la presenza e il ruolo degli ebrei nell’Italia delle corti rinascimentali, e il rapporto, tra luci e ombre, con i governanti delle diverse realtà italiane: dagli Este a Ferrara ai Medici a Firenze, dai Gonzaga a Mantova alla Serenissima a Venezia alla Roma dei papi. Nel percorso viene illustrata la vita quotidiana degli ebrei del tempo, le botteghe, i mestieri, ma anche la vita religiosa e culturale con illustrazioni tratte da antiche miniature. In particolare viene sottolineato l’uso della lingua ebraica nelle opere degli artisti cristiani, come Mantegna o Carpaccio, e l’influenza del pensiero e della mistica ebraica nella cultura del tempo. Il servizio, dal titolo “Corti e sinagoghe”, è di Piera Di Segni e Enrico Sparti.
Il secondo servizio è dedicato al mitico allenatore del Grande Torino Erno Egri Erbstein, ebreo ungherese, nato a Budapest, approdato in Italia negli anni ’20 e chiamato al Torino dal Presidente Ferruccio Novo.
Erbstein ebbe una vita rocambolesca: costretto a tornare in Ungheria con le leggi razziali del ’38, insieme alla famiglia sfuggì alle persecuzioni naziste e dopo la guerra tornò ad allenare il Toro.
Con Valentino Mazzola capitano, Erbstein creò una squadra capace di vincere quattro scudetti di fila, un’avventura sportiva rimasta agli annali dello sport italiano, e che terminò con il tragico incidente aereo di Superga, avvenuto il 4 maggio 1949.
A 70 anni di distanza la squadra granata viene ancora oggi ricordata con affetto e ammirazione. La storia di Erbstein e quella della sua squadra di “invincibili” rivivono nei ricordi della figlia Susanna. Il servizio, dal titolo “Il condottiero”, è di Adriano Leoni e Daniel Reichel.
La puntata si chiude con il racconto tra storia e memoria personale del romanzo “Qual è la via del vento” di Daniela Dawan. L’infanzia a Tripoli, la vita di una bambina travolta dai tragici fatti del giugno 1967, quando la città si infiamma in seguito allo scoppio della Guerra dei sei giorni tra Israele e i paesi arabi. L’attacco delle masse arabe, il pogrom, l’assedio e poi la partenza per l’Italia. Sul filo dei ricordi, rivisitati dalla fantasia, la protagonista, alter ego della scrittrice, insegue il fantasma di una sorellina che non ha mai potuto abbracciare in un percorso a ritroso nel tempo. Il servizio, dal titolo “La via del vento”, è di Alessandra Di Marco e Piera Di Segni.

La puntata di Sorgente di Vita va in onda su Raidue domenica 12 maggio alle 8.00. Sarà replicata lunedì 13 maggio all’1.30 e domenica 19 maggio all’1.20.
I servizi dopo la messa in onda sono pubblicati sul sito www.raiplay.it/programmi/sorgentedivita.

(10 maggio 2019)