Rivlin: “Unione europea un esempioda seguire per il Medio Oriente”
“Stiamo ospitando qui in Israele uno dei migliori esempi di integrazione e amicizia europea, l’Eurovision Song Contest. Il tema di quest’anno, Dare to Dream (il coraggio di sognare), potrebbe facilmente essere il motto della bandiera dell’Ue. È naturale che l’Unione europea e Israele siano partner e alleati. Siamo entrambe il risultato di sogni che sono diventati realtà, grazie alla determinazione e al coraggio dei loro fondatori. Condividiamo anche i valori della democrazia, della diversità e dei diritti umani”. Un messaggio che intreccia valori, partnership politica, e intrattenimento quello del Presidente d’Israele Reuven Rivlin, in occasione di un evento organizzato all’Eurovision Village di Tel Aviv per festeggiare la Giornata dell’Europa. Nel luogo che ospita la grande competizione canora europea, Rivlin – affiancato dall’ambasciatore dell’UE in Israele Emanuele Giaufret, dal sindaco di Tel Aviv Ron Huldai e da diversi ambasciatori dei paesi europei – ha indicato l’Unione europea come un esempio da seguire per la realtà mediorientale e per superare il conflitto tra israeliani e palestinesi. “Credo che in Medio Oriente dobbiamo imparare dall’esperienza dell’Unione europea, che ha avuto successo perché è stata istituita sulla base della cooperazione economica e degli obblighi reciproci. – ha affermato il Presidente israeliano – Creando un’economia comune e riunendo le persone attraverso il commercio, l’Ue ha creato una solida base per una pace duratura. Noi tutti sogniamo la pace tra Israele e i palestinesi e tra tutti i popoli del Medio Oriente. Se vogliamo realizzare questo sogno, dovremmo adottare un approccio simile. L’Ue e gli Stati europei possono e devono svolgere un ruolo importante in un ampio sforzo internazionale per investire nella cooperazione economica e nelle imprese comuni israelo-palestinesi. Costruiamo centri high-tech israelo-palestinesi e parchi industriali comuni. Stabiliamo progetti di ricerca comuni tra università israeliane, palestinesi ed europee e fondi comuni tra investitori israeliani, palestinesi ed europei”. Rivlin ha posto l’enfasi sulla cooperazione regionale come soluzione al conflitto, ricordando d’altra parte come la cronaca delle scorse settimane dimostri quanto la strada sia piena di ostacoli. “In Medio Oriente, come in Europa, non ci sono scorciatoie. Ci è stato ricordato di recente, quando Hamas ha lanciato 700 razzi contro uomini, donne e bambini israeliani e ha ucciso quattro dei nostri cittadini. – il suo messaggio ai diplomatici presenti – Apprezziamo le dichiarazioni di sostegno che molti di voi hanno inviato. Ma, come dimostrano gli attentati terroristici in corso, la vera pace non è fatta con un pezzo di carta. Per porre fine a decenni di conflitti è necessario innanzitutto riunire le persone, creare partenariati e rafforzare gli interessi comuni”.
Di impegno per la pace ha parlato l’ambasciatore Ue Giaufret sostenendo che questa sia possibile “attraverso negoziati significativi verso una soluzione a due Stati. L’Ue ribadisce il suo impegno fondamentale per la sicurezza di Israele”. Anche il sindaco di Tel Aviv Huldai ha parlato della creazione della Comunità europea come un modello, come una “testimonianza – le sue parole – del coraggio e della determinazione a porre fine al conflitto che ha causato la morte di decine di milioni di persone a causa delle guerre sulle sue terre. Avete dimostrato che la pace non è sempre fatta con coloro che amate, ma con coloro di cui avete bisogno e per creare una realtà migliore per le persone. Come sindaco di Tel Aviv-Yafo, sono lieto che una delle sue feste sia arrivata qui dall’Europa”. Il riferimento è all’Eurovision, manifestazione molto attesa, che sta portando un’attenzione positiva su Israele ma che non ha riversato a Tel Aviv l’ondata di turisti prevista. Diversi servizi dei media locali in questi giorni sottolineano come i prezzi molto alti degli alberghi e degli airbnb abbiano tenuto lontani molti avventori.
Daniel Reichel