Il compito del Cohen
La parashà di Emor ci racconta della vita e del lavoro dei Cohanim all’interno del Bet ha Miqdash, anche in relazione alla società dell’epoca. Rispetto ai semplici Cohanim, il Cohen gadol doveva essere ancor di più vincolato ad un atteggiamento di rigore nella vita pubblica. Egli era la massima autorità in mezzo al popolo e per questo doveva essere da grande esempio per tutti.
Nel Talmud (Jomà19 a) si commenta l’espressione della Torà “e il Cohen più grande fra i suoi fratelli” dicendo: “Che sia più grande dei suoi fratelli in forza, in bellezza, in saggezza e in ricchezza”.
Tutto ciò perché il suo compito fosse meno oneroso e libero da pensieri che potevano inquinare la sua sacra funzione, per merito delle sue doti personali e materiali. Nonostante queste grandi doti non era soggetto all’invidia dei suoi fratelli.
Alberto Sermoneta, rabbino capo di Bologna
(17 maggio 2019)