JCiak – Tarantino, Polanski e la sposa israeliana
Ancora una volta Quentin Tarantino è riuscito a mandare in delirio il pubblico di Cannes. Il regista si è presentato sulla Croisette con la moglie israeliana, la cantante e modella Daniella Pick sposata di sorpresa un anno fa, insieme a cui ha posato per i fotografi in un tripudio di sorridi. Insieme a loro Leonardo di Caprio, Brad Pitt e Margot Robbie, protagonisti di Once Upon a Time in Hollywood – C’era una volta a Hollywood, l’ultimo lavoro di Tarantino presentato in prima mondiale al festival.
Il film, di cui molto si è già discusso, è una lettera d’amore a Hollywood e ne ricostruisce le atmosfere nel 1969, quando il regista, che ha vissuto per la maggior parte della sua vita a Los Angeles, aveva sette anni. Al centro della storia, l’attore della televisione Rick Dalton (Leonardo Di Caprio) e la sua controfigura Cliff Booth (Brad Pitt). Fra mille avventure i due provano a farsi largo nel mondo del cinema per finire a Roma a girare un western con Sergio Corbucci – uno dei registi favoriti di Tarantino che a lui si era ispirato per Djiango Unchained.
Fra gli episodi più anticipati del film, uno dei fatti più sconvolgenti dell’epoca, la strage compiuta dai seguaci di Charles Manson nella villa di Polanski a Bel Air, dove quattro persone trovarono la morte. Fra loro la sua giovane bellissima moglie, l’attrice Sharon Tate (Margot Robbie) che all’epoca era incinta.
Tarantino, che ha definito il fatto “incomprensibile” nella sua efferatezza, ha raccontato alla stampa di non aver parlato della vicenda con Roman Polanski, che negli Stati Uniti è da tempo al centro di una rovente vicenda giudiziaria. Ha detto però di averlo incontrato in passato un paio di volte e di essere un cultore dei suoi film. “Non stiamo parlando solo di uno dei più grandi registi di quell’epoca, ma del più ‘hot’: Rosemary’s Baby aveva incassato allora 33 milioni di dollari, una cifra straordinaria. Io sono un vero fan di quel film”.
C’era una volta a Hollywood, nel cui cast figurano anche Kurt Russell, Timothy Olyphant, Dakota Fanning, Luke Perry, Margaret Qualley e Al Pacino, è il primo dei film di Tarantino a non essere associato a Harvey Weinstein, il produttore travolto dallo scandalo MeToo.
Sarà nelle sale americane a fine luglio e in quelle italiane a settembre, una sfasatura che ha indotto il regista a fare appello alla coscienza di critici e pubblico per evitare gli spoiler.
“Io amo il cinema. Voi amate il cinema – ha scritto -. È l’avventura di scoprire una storia per la prima volta […]. Gli attori e la troupe hanno lavorato duramente per creare qualcosa di originale e io vi chiedo solamente di evitare di rivelare qualcosa che poi precluda a chi lo vedrà in seguito di fare l’esperienza del film nello stesso modo”.
Daniela Gross
(23 maggio 2019)