“L’Europa unita è il nostro destino”

rassegna“Di fronte al risorgere di inquietanti nazionalismi, populismi e sovranismi che esercitano un fascino nostalgico e vertiginosamente crescente, a prescindere dal nostro orientamento politico non possiamo che proclamarci fieri europeisti. E se il progetto di una reale integrazione sociale e di consolidamento di una politica estera europea è ancora lontano dal dirsi pienamente realizzato, questo non può che costituire uno stimolo a irrobustire i presidi che già sono stati impiantati, non certo a fare tabula rasa”. È quanto scrive la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni in un intervento pubblicato da La Stampa.
L’invito all’Europa che verrà è anche a una cooperazione con Israele “che sia fondata sulla comprensione di quanto lo Stato ebraico sia una democrazia da tutelare e con la quale crescere”. Un’Europa in cui tutti gli Stati membri arrivino ad adottare la definizione di antisemitismo formulata dall’International Holocaust Remembrance Alliance che ha tra i suoi cardini, ricorda la Presidente UCEI, “la condanna del rifiuto di Israele ad esistere in quanto tale”.
Segnali inaspettati arrivano intanto dall’Olanda, dove secondo i primi exit polls i sovranisti non sfonderebbero e vi sarebbe una vittoria a sorpresa dei laburisti. Decisivi, scrive Repubblica, saranno comunque i dati dei grandi paesi come Francia, Italia e Germania, e delle nazioni dell’Est, “con i sovranisti ancora in grado di fare quel boom elettorale che potrebbe proiettarli ad avere numeri capaci di tentare i popolari a una alleanza di destra che cambierebbe l’Europa e minaccerebbe la democrazia liberale”.
La giornata di ieri è anche quella che ha segnato il trionfo del premier indiano Narendra Modi. Trecento i seggi conquistati su 543. Una vittoria schiacciante che, si legge su La Stampa, sigilla il ritorno al potere per altri cinque anni nella più popolosa democrazia nel mondo. Tra i primi a complimentarsi, segnala il quotidiano, Vladimir Putin, Xi Jinping e Benjamin Netanyahu.

Colloquio di un’ora a Palermo tra il ministro Matteo Salvini e l’insegnante Rosa Maria Dell’Aria, sospesa per il video in cui i suoi studenti accostavano il decreto sicurezza alle leggi razziste del ’38. Il provvedimento è sarà revocato e la docente tornerà in classe da lunedì. “A sentire tutte le parti in causa, l’incontro più atteso di quello che è diventato un caso politico nazionale si è svolto nella massima serenità” scrive Repubblica nelle sue pagine regionali. Rammarico è stato invece espresso dagli studenti, che si aspettavano un incontro con i ministri Salvini e Bussetti che invece non si è svolto.

Tensione nelle strade di Genova dove un comizio di CasaPound ha innescato alcuni scontri tra manifestanti antifascisti e forze dell’ordine. Tra i feriti il giornalista di Repubblica Stefano Origone, colpito durante una carica della polizia. “Manganellato un nostro cronista”, titola Repubblica.

“La Memoria e il rilancio di Milano”. È il titolo di un editoriale sulla prima pagina del Corriere Milano, dedicato a due eventi svoltisi in questa settimana: la visita del presidente Mattarella al Memoriale della Shoah, dove è stato accompagnato dalla senatrice a vita Liliana Segre, e la visita del Nobel per la Pace Denis Mukwege al Giardino dei Giusti.

Il Corriere segnala in breve la situazione di crisi affrontata in queste ore da Israele, alle prese con una ondata di caldo estremo che ha provocato gravi incendi. “Oltre 3 mila abitanti di diversi centri hanno dovuto lasciare le loro case. I vigili del fuoco sono alle prese con un rogo di vaste proporzioni nella foresta di Ben Shemen, nel centro di Israele. La strada 443 tra Tel Aviv e Gerusalemme – si legge – è stata chiusa”.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(24 maggio 2019)