“Senigallia, esperienza entusiasmante”
Centotrenta partecipanti, tra cui un nutrito gruppo di giovani e giovanissimi. Un confronto stimolante e costruttivo su argomenti concernenti l’identità, l’etica, il diritto. Momenti di condivisione e intensa vita ebraica in luoghi dove questa spesso manca nel quotidiano.
Lo Shabbaton svoltosi nelle scorse ore a Senigallia, organizzato dall’Area Educazione e Cultura UCEI e dalla Comunità ebraica di Ancona, ha rappresentato un’occasione di incontro nuova nel suo genere. “Davvero un bel momento per stare insieme, con giornate ricche di calore e identità che hanno fatto scoprire a molti i luoghi ebraici di Ancona e delle Marche. Un’occasione di conoscenza che per alcuni è stata sorprendente” sottolinea Marco Ascoli Marchetti, Consigliere UCEI e copresidente della Comunità ebraica anconetana. “Tutto – aggiunge – è andato per il meglio: relazioni di grande interesse, partecipazione di pubblico, organizzazione curata nei dettagli. C’è soddisfazione, unita alla speranza che questa iniziativa possa aprire una strada”. Per Marchetti è infatti emerso con forza il desiderio che si organizzino in futuro altri Shabbaton in piccole Comunità “così da portare gente, farle rivivere, dar loro visibilità”.
Lo Shabbat è stato celebrato nel tempio di Senigallia, che raramente viene utilizzato per le funzioni religiose. Porte aperte anche in entrambe le sinagoghe di Ancona, quella vecchia e quella nuova, al centro di un itinerario apposito.
Tra i relatori dello Shabbaton di Senigallia il vicepresidente UCEI Giulio Disegni, intervenuto nel corso di un confronto dedicato a diritto ebraico e diritto dello Stato. “La formula di questa iniziativa – riflette – mi pare sia pienamente riuscita: argomenti che hanno saputo raccogliere interesse, una risposta importante in termini di contenuti e partecipazione alle diverse conferenze. Certamente un’esperienza da ripetere altrove”.
I lavori dello Shabbaton si sono aperti con un intervento di Maria Luisa Moscati dedicato all’antica comunità ebraica di Senigallia. Un workshop in cui al centro è stato posto il contributo della stessa allo sviluppo economico della città. “In che modo la Halakhà si pone di fronte al diritto di sciopero? Se un lavoratore ha firmato un contratto di lavoro, può astenersi dallo stesso per rivendicare diritti o variazioni del contratto stesso? Come è visto il fenomeno dei ‘picchetti’ dalla halakhà? È lecito andare a sostituire un lavoratore scioperante?” Queste le domande attorno cui è ruotata una successiva lezione del rav Gadi Piperno su “diritto allo sciopero e Halakhah”. Nella serata del primo giorno, all’ingresso dello Shabbat, incontro su “Umorismo ebraico e israeliano” con Cyril Aslanov e introduzione di David Meghnagi, assessore alla Cultura UCEI che è anche autore del saggio “Immagini dell’ebreo e dell’antisemita nell’umorismo ebraico” pubblicato in Psicoterapia e Scienze umane.
Conferenza centrale dello Shabbat una riflessione su “Diritto ebraico e diritto dello Stato” con, oltre a Disegni e rav Piperno, il direttore dell’area Educazione e Cultura UCEI rav Roberto Della Rocca e il rav Ariel Di Porto, rabbino capo di Torino. Queste alcune delle domande cui i relatori hanno cercato una risposta: “Come ci si deve comportare secondo la halakhà in casi di conflitto giuridico? Come si pone lo Stato laico di fonte alle confessioni religiose? Quali principi regolano il rapporto tra Legge dello Stato e Legge ebraica? Qual è la regolamentazione dei rapporti tra lo Stato e le Comunità ebraiche? Cosa significa che alle comunità ebraiche è riconosciuto il diritto di organizzarsi secondo i propri statuti in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano?”.
Grande anche il successo del Chidòn, quiz per adulti e ragazzi incentrato su 54 domande su Shavuòt, Matàn Torà e alcune nozioni di base che riguardano struttura, spazio e tempo della Torà.
Mentre ieri, nella giornata conclusiva, itinerario nella Comunità ebraica di Ancona tra storia e curiosità assieme ai due presidenti, Marco Ascoli Marchetti e Manuela Russi. Tra le varie attività proposte nella tre giorni anche lezioni di Krav Magà, un laboratorio musicale e lettura dei Pirqè Avòt con i bambini.
(27 maggio 2019)