“Libertà d’insegnamento valore essenziale”
“Ricordare quello che è successo e a cosa ha portato è fondamentale per non perdere mai di vista l’importanza di difendere valori essenziali come la libertà d’insegnamento e quella di parola”. È il messaggio che la senatrice a vita Liliana Segre ha voluto rivolgere agli studenti palermitani che in un loro lavoro hanno accostato le leggi razziste promulgate del fascismo al decreto sicurezza, in visita al Senato insieme alla loro insegnante Rosa Maria Dell’Aria su invito proprio della Testimone della Shoah e di Elena Cattaneo, anche lei senatrice a vita.
“Lo studio della storia non deve essere sterile e alcuni alunni hanno trovato che alcune parti del decreto sicurezza potevano ledere alcuni diritti” ha sottolineato la professoressa, che per via di quell’accostamento è stata sospesa alcuni giorni dall’insegnamento. Nell’occasione Segre è tornata a chiedere che venga cambiato il nome all’istituto palermitano, intitolato al re Vittorio Emanuele III che di quelle leggi infami fu il firmatario. “Cancellare quel ‘Vittorio Emanuele III’ – la sua riflessione – non deve essere un lavoro difficile, basterebbe togliere un numero romano. Se dopo tanti anni sono ancora molti gli istituti intestati a Vittorio Emanuele III vuol dire che c’è un preoccupante vuoto di memoria e di sentimenti”.
(Nell’immagine l’incontro tra Liliana Segre e Rosa Maria Dell’Aria)
(2 giugno 2019)