Piero Sacerdoti, precursore dei tempi
“Un uomo che non seguiva le mode ma che interpretava la realtà circostante e disegnava nuove prospettive senza ripetere pedissequamente moduli e modelli. Figure come Piero Sacerdoti spiegano il miracolo italiano del dopoguerra, costruito su una grande classe dirigente”. Parole di Piergaetano Marchetti. docente emerito dell’Università Bocconi, in occasione della presentazione – nelle sale dell’accademia milanese – del volume del giurista Giorgio Sacerdoti dedicato al padre: Piero Sacerdoti (1905-1966). Un uomo di pensiero e azione alla guida della Riunione Adriatica di Sicurtà. Lettere familiari e altre memorie, Hoepli. Un volume che, attraverso la corrispondenza familiare preziosamente conservata, ricostruisce la figura di Piero Sacerdoti, importante esponente della vita imprenditoriale e culturale milanese dal respiro internazionale: dirigente d’azienda, docente universitario, collaboratore di giornali e riviste negli anni della ricostruzione e del “miracolo economico” italiano, come hanno raccontato i diversi intervenuti tra cui Maria Bianca Farina, presidente Ania, e il figlio di Piero Sacerdoti, Emilio. “Ringrazio mio fratello Giorgio per aver raccolto le testimonianze di nostro padre e la lungimiranza di nonna Margherita, che conservò con ammirevole cura quelle carte senza le quali il libro non sarebbe stato possibile”, ha sottolineato Emilio Sacerdoti, che ha poi ricordato alcuni tratti personali del padre – “un uomo ottimista ma anche molto cauto”. A tracciare la biografia di Sacerdoti è stato Franco Amatori, docente di Storia economica alla Bocconi, ricordando le sue lettere tra 1938 il ’39 in cui evidenziava lo sgomento e il dolore provato all’emanazione delle Leggi razziste in Italia; poi, con lo scoppio della guerra, la fortunosa fuga con la moglie e il piccolo Giorgio – l’autore del libro allora neonato – in Svizzera. Al termine del conflitto, ritornerà a Parigi, prima di essere nominato nel 1949 direttore generale della RAS a Milano, ruolo che ricoprirà fino alla improvvisa morte avvenuta nel 1966.
Nel settore delle assicurazioni, hanno raccontato il figlio Emanuele e Maria Bianca Farina, Sacerdoti fu “un precursore dei tempi, con idee innovative sulle tematiche dell’ambiente. Un vero manager attento alla realtà circostante”.