In ascolto – Shitler Ovnt

milanoDi recente, presso il Goethe Institut di Torino, sono stati premiati gli studenti che hanno partecipato al concorso di traduzione dallo yiddish intitolato alla memoria di Alessandra Cambatzu, traduttrice e appassionata cultrice della lingua e della letteratura yiddish. Oggi desidero ricordare Alessandra con un brano, Shtiler Ovnt, perché fu forse la prima persona a cui inviai la mia personale registrazione e insieme parlammo a lungo del testo, di quanto sia semplice eppure così poetico e musicale. Nel silenzio assoluto della sera, sotto un cielo color oro scuro si muovono tre personaggi: l’io narrante, un anziano ebreo e un uccellino. E ciascuno dona alla canzone un frammento della propria esistenza: l’oro scuro, il mormorio di parole in ebraico, il battito d’ali.
Il testo è di Itzik Manger, poeta, drammaturgo, scrittore e saggista in lingua yiddish. Nasce a Cernowitz con il nome di Isidor Helfer nel 1901, in una famiglia di sarti, che ama la musica e la letteratura in yiddish. Da piccolo segue le lezioni presso il heder locale, ma ben presto abbandonerà la tradizione per dedicarsi alla sua grande passione: la poesia del Romanticismo tedesco. Quando a 27 anni raggiunge Varsavia, incontra i protagonisti della scena letteraria yiddish dell’epoca e inizia a scrivere articoli, a pubblicare poesie e saggi, producendo addirittura una storia della letteratura yiddish dal XVI al XX secolo. Collabora alla scrittura di testi per il teatro, per il cabaret dei piccoli caffè e per la nascente produzione cinematografica in yiddish. Nel 1958 si trasferisce in Israele, dove purtroppo morirà, ancora giovane, tre anni dopo. Nel 1968, lo stato decide di onorare la sua memoria istituendo un premio letterario intitolato a suo nome.
Shitler Ovnt ha la musica di Chava Alberstein, icona della musica yiddish in Israele. La linea melodica e l’arrangiamento sono lineari e molto semplici, direi quasi “essenziali”. Forse la Alberstein e i Klezmatics hanno scelto di seguire l’andamento del testo nella naturalezza della lettura, evitando di sovrapporre ricami inutili alle parole di un grande poeta.

Maria Teresa Milano

Consiglio d’ascolto: