Populismo a processo

Giorgio Berruto“Le nuove forze politiche che dimostravano il maggior potenziale di crescita erano quelle che combinavano demagogia populista, ostilità per gli stranieri e una vistosa leadership personalistica […] L’importanza di questi movimenti non sta tanto nelle loro proposte positive, quanto nel rifiuto della ‘vecchia politica’. I più temibili si basano essenzialmente su questa posizione di negazione”. Così lo storico ebreo inglese Eric Hobsbawn in un libro che ha avuto grande fortuna, Il secolo breve, pubblicato in Italia da Rizzoli. Il fatto che Hobsbawn scrivesse nel 1994 suggerisce che quello che vediamo oggi in molti luoghi del mondo e soprattutto in Italia sia non un fulmine a ciel sereno, ma lo sviluppo – in direzioni previste e impreviste, prevedibili e imprevedibili – di un processo che già venticinque anni fa era possibile osservare.

Giorgio Berruto