Solo il dovere, oltre il dovere

baldacciA Roma, presso la Casina dei Vailati, vicino al Teatro di Marcello, è aperta dal 28 gennaio al 14 luglio 2019 la mostra “Solo il dovere Oltre il dovere. La diplomazia italiana di fronte alla persecuzione degli ebrei 1938-1948”, promossa dalla Fondazione Museo della Shoah e dal Ministero degli Affari Esteri e curata da Sara Berger e da Marcello Pezzetti.
La mostra è stata resa possibile dal ritrovamento di un ampio materiale documentario inedito, giacente presso l’Archivio Storico Diplomatico del Ministero degli Esteri, ed offre così una documentazione di notevole interesse su un aspetto finora poco studiato della persecuzione antisemita in Italia. Una persecuzione – è bene dirlo subito, perché il titolo della mostra potrebbe essere fuorviante – che vide anche la collaborazione di una parte almeno della diplomazia italiana: la mostra infatti mette in evidenza che, accanto a casi di empatia e di solidarietà con le vittime, una buona parte dei diplomatici italiani, specialmente quelli di grado inferiore, erano influenzati dal razzismo antiebraico del regime. Questi aspetti sono ben evidenziati non solo dalla mole dei documenti presentati, ma anche dalla breve ma densa introduzione di Sara Berger e di Marcello Pezzetti al prezioso catalogo edito da Gangemi. Oltre a questa introduzione, sono da segnalare anche quelle del Ministro degli Affari Esteri Enzo Moavero Milanesi e del Presidente della Fondazione Museo della Shoah, Mario Venezia, che, in particolare, ricorda l’opera di alcuni consoli che si adoperarono in difesa degli ebrei.
La mostra si apre con uno sguardo sui cambiamenti avvenuti nel 1938 nel Ministero degli Esteri in conseguenza delle leggi razziali con il censimento prima e subito dopo con il licenziamento del personale ebraico. Segue uno spazio dedicato al coinvolgimento del Ministero degli Esteri nell’applicazione delle leggi razziali, e al lavoro delle rappresentanze italiane all’estero per documentare le reazioni nel mondo delle stesse leggi. Una successiva sezione della mostra è dedicata alla situazione degli ebrei nel mondo sulla base delle risposte a un questionario distribuito ai diplomatici dal Ministero della Cultura Popolare. In questa sezione emergono i vari aspetti della persecuzione: dall’obbligo di portare la stella gialla agli eccidi, alle deportazioni nei campi di sterminio. Un’altra sezione è dedicata agli approfondimenti relativi ad alcune aree geografiche. Di particolare interesse quello dedicato alla Croazia, che mette in evidenza come i diplomatici italiani rifiutarono di consegnare gli ebrei agli Ustaša, noti per la loro spietatezza. Di particolare interesse è il racconto delle vicende biografiche, sia dei diplomatici che degli ebrei, di quelli scomparsi e di quelli che si salvarono.
La mostra non si limita a presentare i documenti ritrovati presso il Ministero degli Esteri: è arricchita anche da mappe, grafici, fotografie e filmati d’epoca, che permettono una piena comprensione dei documenti stessi.

Valentino Baldacci