Il deserto e le mitzvot
Domani inizieremo a leggere il quarto libro della Torà – Bemidbar – da cui prende il nome la parashà che leggeremo proprio questo Shabbat.
Non a caso, questa parashà viene letta, sempre o quasi, il sabato che precede la festa di Shavuot, la festa della Torà, in cui si celebra la promulgazione degli “aseret ha dibberot o aseret ha devarim – le dieci parole”.
La radice della parola “midbar – deserto” è “davar – parola” singolare di Devarim, proprio come i Dieci Comandamenti.
Il deserto è il luogo dove sono stati dati gli aseret ha dibberot, il luogo dove il Signore D-o si è presentato con tutta la Sua potenza al popolo ebraico, che aveva accettato in quel momento di sottomettersi al Suo volere e all’osservanza delle mitzvòt. Il deserto è conosciuto come “la terra di nessuno” ed è proprio in quel luogo che D-o ha voluto manifestarsi, non solo al popolo ebraico ma a tutti i popoli che si sono riconosciuti in Lui.
Rav Alberto Sermoneta, rabbino capo di Bologna
(7 luglio 2019)