“Monito sulla kippah coerente”

Nei giorni delle elezioni europee in Germania il tema dell’antisemitismo è tornato in maniera dirompente. A lanciare l’allarme, il commissario governativo Felix Klein, che in un’intervista alla Bild, popolare quotidiano tedesco, aveva dichiarato di non poter raccomandare “agli ebrei di indossare la kippah in qualsiasi punto della Germania e in qualsiasi momento”. Parole che hanno aperto una forte discussione, con l’intervento da Israele del presidente Reuven Rivlin: “I timori per la sicurezza degli ebrei tedeschi sono una capitolazione all’antisemitismo e l’ammissione che gli ebrei non sono di nuovo al sicuro sul suolo tedesco”, il monito del presidente israeliano. “Volevo dare una scossa con la mia dichiarazione e far capire al pubblico che dobbiamo agire prima che sia troppo tardi” la difesa di Klein. Tra coloro che hanno preso le parti del commissario governativo il presidente del Consiglio centrale degli ebrei in Germania, Josef Schuster: “Da tempo, ed è un dato di fatto, gli ebrei in alcune grandi città sono potenzialmente a rischio se sono identificati come tali. L’ho fatto notare già due anni fa” ha sottolineato Schuster, definendo quindi “importante” il monito di Klein. Intervistato da Pagine Ebraiche, Schuster è tornato sul tema, analizzando in prima battuta la situazione politica europea dopo i risultati elettorali che hanno visto in Germania l’estrema destra dell’AfD guadagnare consensi senza sfondare (il partito si è fermato al 10,9%). “Sebbene i partiti populisti di destra in Europa abbiano avuto meno successo alle elezioni di quanto temuto, i loro risultati sono comunque preoccupanti – spiega Schuster al giornale dell’ebraismo italiano – Stanno cercando di dividere l’Europa e sono contro le minoranze. In Germania, soprattutto i risultati elettorali dell’AfD negli stati federali orientali sono spaventosi”. Rispetto all’alleanza del leader della Lega Matteo Salvini con l’AfD, il presidente degli ebrei tedeschi spiega di osservare con attenzione la situazione: “Naturalmente l’AfD sta cercando di entrare in contatto con altre realtà simili. Dovremo monitorare costantemente perché cercheranno di copiare ricette che hanno avuto successo all’estero”.
Rispetto all’antisemitismo, serve secondo Schuster un maggior coinvolgimento da parte della società tedesca perché la minaccia in Germania è in aumento, come racconta quel più 10 per cento di episodi antisemiti registrati nel Paese nel 2018 rispetto al 2017. “Abbiamo davvero bisogno di una maggiore solidarietà da parte della maggioranza della società. Sarebbe auspicabile che tante persone quante quelle che manifestano per la tutela del clima manifestassero anche per un miglior clima politico in Germania. Inoltre, abbiamo bisogno di una maggiore e migliore istruzione nelle scuole e di corsi di integrazione per gli immigrati, per citare due argomenti. Il Consiglio centrale degli ebrei in Germania ha anche lanciato un progetto di prevenzione contro l’antisemitismo tra i musulmani”. Rispetto al manifestare pubblicamente la propria identità ebraica Schuster spiega che “in Germania non abbiamo problemi a vivere la nostra identità ebraica, ma da molto tempo sono necessarie alcune precauzioni sulla strada o sui mezzi di trasporto pubblico. Ed è un fatto triste”. Dall’altro lato “l’elevata sensibilità al tema dell’antisemitismo, che osserviamo in politica da circa un anno, mi rende ottimista sul fatto che possiamo ottenere grandi risultati nel suo contrasto. La Germania è la patria di migliaia di ebrei e deve rimanere tale”.

Daniel Reichel

(16 giugno 2019)