La mostra – Bologna ebraica, i segni del passato

Gli straordinari reperti di uno dei più ampi cimiteri ebraici medievali del mondo, rinvenuto alcuni anni fa a Bologna in via Orfeo, poco lontano dalle mura trecentesche, sono finalmente visibili dopo anni di studi e restauri in una mostra che intende ricostruire un passato glorioso, di cui poco si sa.
“La Casa della Vita. Ori e Storie intorno all’antico cimitero ebraico di Bologna”, curata e organizzata dal Museo Ebraico di Bologna che la ospita, dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Città metropolitana di Bologna e con la collaborazione della Comunità ebraica di Bologna, rappresenta un’occasione davvero preziosa di conoscenza.
In mostra gioielli in oro di eccezionale fattura e bellezza, pietre incise, oggetti in bronzo recuperati in oltre quattrocento sepolture, che attestano la presenza a Bologna di una fiorente comunità, proficuamente inserita nel contesto culturale e sociale fino all’espulsione, avvenuta per volere del papa nel 1569, e offrono lo spunto per ripercorrere, in maniera globale e sistematica, la storia di una minoranza, i suoi usi, la sua cultura e le sue interazioni con la società cristiana del tempo.
Una settantina circa sono i reperti esposti in mostra a dare testimonianza di un luogo di cui era nota l’esistenza ma ormai perduta ogni traccia, a sollevare interrogativi e a ridestare ancora una volta la curiosità verso un’epoca tra le più interessanti ed enigmatiche nella storia culturale italiana.
In mostra anche documenti provenienti dall’Archivio Generale Arcivescovile e – dal 15 settembre, in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica – la riproduzione fotografica del Canone di Avicenna, fondamentale summa del sapere medico di allora, di cui la Biblioteca Universitaria di Bologna conserva un superbo manoscritto del XIV secolo ornato da splendide miniature a piena pagina con scene che illustrano le principali pratiche mediche e terapeutiche.
“Dalla condivisione al ghetto. Lo spazio degli Ebrei a Bologna dal XIV al XVI secolo” è il film appositamente prodotto dal Museo ebraico, che festeggia 20 anni di attività, per narrare una storia, quella della Bologna ebraica, ancora inedita e di grande rilievo.
Ad inaugurare la mostra, visitabile fino al prossimo 6 gennaio, sono stati il presidente del Museo Guido Ottolenghi, il presidente della Comunità ebraica bolognese Daniele De Paz e Cristina Ambrosini, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio.

(25 giugno 2019)