Genova, i profughi sul molo
Dopo l’espulsione degli ebrei dalla Spagna, le navi cariche di profughi si sparsero nel Mediterraneo. Non poche affondarono. Alcune si fermarono nel porto di Genova. La politica della città non era all’epoca molto favorevole alla presenza ebraica in città, anche se alcuni salvacondotti furono dati ai profughi. In attesa di riceverli, o di essere scacciati, molti ebrei furono costretti a restare sul molo in condizioni molto dure. Era l’inizio del 1493, il clima era molto rigido. Molti si convertirono, altri morirono, altri furono venduti come schiavi. Altri furono accolti invece nella città di Ferrara. Ce ne offre notizia, in termini non privi di compassione, la Cronaca del cancelliere genovese Bartolomeo Senarega.
Anna Foa, storica