Oltremare – Gerusalemme
Diciamo che state arrivando in Israele per turismo o per visitare la famiglia, e che quindi calcolate di fare molti chilometri e coprire tutte le altitudini disponibili nel paese, per quanto non moltissime. E diciamo che siete esseri umani con limiti fisiologici e magari anche un po’ affaticati da un anno di lavoro. Ecco, una cosa che sarebbe da valutare con attenzione è se avventurarsi o meno in automobile verso Gerusalemme, visto che ieri è stata chiusa per tre anni l’entrata principale, quella sotto al ponte di Calatrava ispirato dall’arpa di Davide, che tutti usavamo per entrare in città diretti verso il shuk di Mahane Yehuda e la porta di Jaffo. Tre anni son lunghi da passare. Poi si sa, qui abbiamo tempi biblici: un anno gerosolimitano equivale a un numero non definibile di anni per noi umani semplici, che nella santissima città ci andiamo per impegni di lavoro o intrattenimento. A spanne comunque, se va come per i lavori della metropolitana leggera, forse fra cinque o sei anni annunceranno quando sarà finalmente aperta la meravigliosa nuova entrata, se fra altri uno, due o cinque anni. Insomma, noi siamo il popolo eterno, e questa cosa che i lavori per una banale entrata nevralgica nella capitale dello stato debba essere misurata in anni umani ci sta un po’ stretta, diciamolo. Noi guardiamo già oltre, a quel tempo messianico in cui dal centro di Gerusalemme al centro di Tel Aviv si arriverà con il treno veloce in mezz’ora, comodi comodi con aria condizionata e wi-fi. Ah doveva già essere anni fa? E si vede che i tempi gerosolimitani tendono ad allinearsi, cone le stelle nel cielo dei navigatori. Invece di assicurare prima un effettivo e continuativo funzionamento del treno veloce per il centro del paese, ad oggi ancora non ultimato, e solo dopo iniziare i lavori per la completa trasformazione dell’entrata a Gerusalemme, tutto avviene in contemporanea e buona fortuna agli automobilisti, che sarebbe meglio usassero il trasporto pubblico ma appunto, non sono molto incentivati a farlo.
Ciò detto, a Gerusalemme in auto si arriva comunque, se armati di un buon gps e di molta pazienza; ma si arriva di certo molto meglio in elicottero o appesi ad un drone, o al limite come ai vecchi tempi a dorso di cammello o di asino, a seconda del censo.
Daniela Fubini