L’anonimo sistema

calimani darioAlan Turing, genio inglese dell’informatica che decifrò i codici nazisti durante la seconda guerra mondiale, portato al suicidio a quarantun anni dalla persecuzione e dall’ostracismo delle autorità britanniche a causa della sua omosessualità, godrà ora di una tardiva riabilitazione e la sua immagine apparirà niente meno che sulle banconote da 50 sterline. Un bel riconoscimento davvero. Non si sa se il povero Turing ne sarà felice. Le persecuzioni avvengono in vita, i riconoscimenti, in morte. E, soprattutto, chi fu causa della sofferenza, dell’emarginazione e delle azioni persecutorie – in breve, della devastazione di una vita – non avrà a patirne in alcun modo, neanche post mortem. Neppure i nomi vergognosi di quella persecuzione si sapranno mai. Autorità sconosciute, ben protette dietro l’ombra oscura dell’anonimato, della struttura statale. Quasi un’organizzazione mafiosa. Ma è sempre così, purtroppo.
I colpevoli sono uomini, ma la colpa è di un anonimo sistema. Ancora Orwell.

Dario Calimani

(16 luglio 2019)