Russia e tenuta del governo,
contrasti Lega-5 Stelle

rassegnaIl caso della trattativa per presunti fondi russi alla Lega di Matteo Salvini continua ad essere il tema caldo della politica italiana, con contrasti tra le due anime di governo. I 5 Stelle chiedono, assieme alle opposizioni, a Salvini di riferire in parlamento sul caso mentre il ministro dell’Interno prende tempo. Sul Corriere, le tensioni tra i due alleati di governo viene raccontata attraverso una doppia intervista ai rispettivi leader: Salvini e Luigi Di Maio. Il primo lascia intendere che la questione Russia sia un tentativo per screditarlo. “Perché scappa e non va a riferire in aula, se non ha nulla da nascondere?” chiede il giornalista, “Ci andrò, non si preoccupi di quando, ma ci andrò”, risponde il ministro che poi lamenta gli attacchi ricevuti dai 5 Stelle, confermando per il momento l’alleanza di governo. “Per noi il governo va avanti se fa le cose per gli italiani e se agli italiani dice la verità. Francamente non vedo litigi, vedo solo continui attacchi al M5S”, le parole invece di Di Maio che sostiene la necessità di un’audizione di Salvini in parlamento sul caso Russia e vuole una commissione d’inchiesta sui finanziamenti ai partiti. Sull’Europa, il leader Cinque Stelle difende il voto a favore del presidente della Commissione Ursula von der Leyen, affermando che è stata la Lega a cambiare idea. “Se ora sono in grado di farsi nominare un commissario, dopo essersi isolati, ben venga. Altrimenti gli diamo una mano”, le sue parole.

La denuncia dell’antisemitismo di Corbyn. “Il Partito laburista accoglie tutti, senza distinzioni di razza, credo, età, identità di genere e orientamento sessuale. Eccetto, a quanto pare, gli ebrei. Questa è la tua eredità, Mr Corbyn”. È quanto denunciano in una lettera al Guardian 64 laburisti, membri della Camera dei Lords. Un attacco, scrivono il Fatto Quotidiano e La Stampa, che scuote il partito, che sul tema dell’antisemitismo interno è sempre più in difficoltà (come raccontato su queste pagine).

Trump, l’impeachment e il razzismo. La Camera Usa ha approvato una risoluzione di condanna contro il presidente Donald Trump, denunciando come razziste le sue affermazioni contro quattro parlamentari dem. Non è passata invece una proposta di impeachment contro di lui. “Lo scopo di Trump era aizzare la sua base, e sfruttare le divisioni interne del Partito democratico, dove questa ala di parlamentari liberal ha spesso criticato la moderazione di Nancy Pelosi, in particolare per la decisione di non avviare l’impeachment per il Russiagate. La Speaker però ha reagito difendendo le colleghe e favorendo una risoluzione di condanna”, spiega La Stampa, che afferma che le uscite di Trump hanno galvanizzato la sua base.

L’addio a Camilleri. Il grande scrittore siciliano Andrea Camilleri, autore della fortunata serie di romanzi sul commissario Montalbano, è morto ieri a 93 anni. Diversi quotidiani ne ricordano oggi la storia, celebrando il suo contributo alla letteratura italiana e il suo impegno civile. Tra gli altri, il Fatto Quotidiano ripubblica una intervista con lo scrittore.

Il quadro depredato ritorna a Firenze. Il Vaso di Fiori dipinto di Jan van Huysum, tornerà a Palazzo Pitti, da cui fu portato via dai nazisti 75 anni fa. “È il lieto fine di una lunga battaglia e, si spera, anche un precedente. C’è ancora tanta arte che manca dalla Seconda Guerra Mondiale”, commenta alla Nazione il direttore della Galleria degli Uffizi Eike Schmidt alla vigilia della storica restituzione. Domani, a riconsegnare a Firenze l’opera del pittore olandese, ci saranno anche il ministro ai Beni culturali Alberto Bonisoli, il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi e il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas.

Sfregio a Livorno. È stata rubata, nella notte tra il 16 e il 17 luglio, l’opera “Io non posso entrare (Autoritratto)”, dell’artista milanese Ruth Beraha, esposta fuori dal Museo della Città di Livorno nell’ambito del progetto “Inciampi”. La targa con la scritta “Vietato l’ingresso agli ebrei e agli omosessuali” era stata apposta con l’intento di far riflettere su razzismi e discriminazioni (Repubblica).

Iraq, il diplomatico turco ucciso. Il viceconsole generale di Ankara è stato ucciso, ieri, a colpi di arma da fuoco in un ristorante ad Erbil, nella regione autonoma del Kurdistan, nel nord dell’Iraq. I tre assalitori sono latitanti. Erdogan ha promesso una pronta risposta (La Stampa).

Daniel Reichel twitter @dreichelmoked