Il governo sull’orlo della crisi

rassegnaPrime pagine dedicate oggi al rischio di una crisi di governo, dopo il duro scambio delle ultime 24 ore tra gli alleati Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Il leader della Lega, sotto pressione per il caso dei presunti finanziamenti russi al partito, ha attaccato i Cinque Stelle, affermando che “la fiducia è finita anche sul piano personale, perché mi sono fidato per mesi e mesi”. Salvini, scrive il Corriere, “rimprovera alcuni ministri 5 Stelle di ‘non avere fatto nulla’ e chiede il via libera su Sicurezza bis, autonomia, giustizia e cantieri. La tentazione di mandare tutti al diavolo non è mai stata così forte”. Il quotidiano di via Solferino fa una cronistoria della giornata di ieri, definendola la più difficile per il governo: “Salvini e Di Maio hanno passato la giornata ad alzare lo scontro. – scrive il quotidiano – Poi si è passati da ‘persa la fiducia’ (Salvini) e ‘colpiti alle spalle’ (Di Maio) a toni meno accesi come ‘il governo ha delle cose da fare, se si lavora insieme la soluzione si trova’ e ‘no a strappi’”. Una tregua ma non la pace, scrive il Corriere, che racconta la rabbia di Di Maio, offeso dagli attacchi del collega. Dura la critica di Repubblica: “Le prossime ore diranno se sarà crisi o il solito teatrino gialloverde”.

Usa-Iran, nuove scintille. Il presidente Usa Donald Trump ieri sera ha annunciato che una nave Usa ha abbattuto un drone iraniano nella zona dello stretto di Hormuz. “Gli Stati Uniti si riservano il diritto di difendere il proprio personale, le proprie strutture e i propri interessi e chiedono a tutte le nazioni di condannare i tentativi iraniani di disturbare la libertà di navigazione e il commercio globale”, ha spiegato Trump (Corriere e Repubblica). L’abbattimento del drone arriva in concomitanza con la notizia del sequestro da parte dell’Iran di una petroliera degli Emirati Arabi nello Stretto di Hormuz. “L’episodio – spiega La Stampa – si inquadra nella disputa relativa alla libertà di navigazione nello stretto, che Teheran rivendica di poter bloccare quando vuole, e segue gli attacchi dei giorni scorsi contro altre due petroliere”. La tensione con Teheran a livello internazionale rimane alta e ci sono dei tentativi – da parte di Francia ma anche degli Stati Uniti – di usare la diplomazia per risolvere la crisi.

La campionessa israeliana e l’allenamento per l’oro. Si sta allenando in Piemonte l’atleta israeliana Lonah Salpeter con l’obiettivo di vincere la maratona ai prossimi Mondiali di atletica a Doha. E portare per la prima volta un oro per l’atletica in Israele. Dopo aver vinto i 10mila agli Europei di Berlino, la Salpeter, trasferitasi dal Kenya in Israele 10 anni fa, ora punta alla gara regina, come racconta in un’intervista a Andrea Schiavon su Tuttosport. “La maratona – spiega – ti insegna a essere paziente. Anche se in certi momenti ti annoi, non devi mai agire d’impulso”.

L’estrema destra si allena alla guerra. “Mercenari nazifascisti che diventano miliziani nel Donbass, l’ultima palestra dei camerati in trasferta”, così Repubblica nel raccontare l’inquietante attività di alcuni movimenti neofascisti e neonazisti italiani, che vanno a combattere (su entrambi i versanti) in Ucraina per 400 euro. “I fascisti stanno alzando il livello dello scontro”, dice il parlamentare Pd Emanuele Fiano e preoccupante è il quadro descritto da Alessandro Orsini, docente di sociologia del terrorismo alla Luiss di Roma: “Per i neofascisti l’Italia è un laboratorio. Il motivo è che, tra i grandi Paesi dell’Ue, siamo considerati il ventre molle. Un Paese dove l’estremismo nero è tollerato e dove c’è la possibilità che le leggi che lo contrastano – vedi la legge Mancino – vengano cancellate. Ci ha provato il ministro Lorenzo Fontana”.

Marcello Foa, la Lega e la Russia. Dalle colonne di Repubblica, Gad Lerner riporta e critica le posizioni assunte in passato dal presidente della Rai Marcello Foa, ricordando tra le altre cose il fatto che si sia espresso a favore della Russia di Putin. “L’ultima volta che ho incontrato Marcello Foa – scrive Lerner – risale a cinque anni fa, quando l’Università di Lugano ci invitò a commemorare uno straordinario personaggio di cui entrambi siamo stati amici, Vittorio Dan Segre”. “Più volte – aggiunge il giornalista – mi sorprendo a chiedermi che cosa avrebbe pensato quel gran signore di Vittorio Dan Segre del suo discepolo Marcello Foa divenuto nel frattempo leghista senza tessera e dichiaratamente filorusso. Dubito fortemente che, dopo aver attraversato da combattente democratico la storia del Novecento, avrebbe apprezzato la metamorfosi degli epigoni di Putin, in nome dell”`Eurasia” e della fine del liberalismo”.

Pacelli e la storia. Eugenio Pacelli, prima di diventare papa Pio XII, si impegnò nel gennaio del 1939 a procurare all’amico Guido Aronne Mendes, medico ebreo, un passaporto diplomatico che consentì a quest’ultimo di rifugiarsi in Svizzera. Lo racconta un articolo di Famiglia Cristiana in difesa di Pacelli, che rimane però figura considerata controversa su cui fare luce come spiegava a Pagine Ebraiche lo storico David Kertzer.

Il presidente della Puglia in Israele. Dall’agricoltura di precisione alle tecnologie aerospaziali, dall’acqua allo smaltimento dei rifiuti. Sono alcuni dei temi toccati nel corso della missione in Israele di una delegazione guidata dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. “Ho fatto un percorso di incontri e di accordi in un paese che ha grandi similitudini con la Puglia e che può aiutare lo sforzo di proiettare la nostra regione verso il futuro”, spiega Emiliano (Gazzetta del Mezzogiorno).

Gli 80 anni di Carlo Ginzburg. Lo storico, figlio di Leone e Natalia Ginzburg, si racconta in un’ampia intervista sul Corriere 7. Tra i temi trattati la falsificazione delle notizie: “Diffondere menzogne al fine di una manipolazione politica non è cosa nuova”, sottolinea lo storico ma nuovo è il mezzo, la rete, e l’invito è a insegnare nelle scuole a come destrutturare le notizie false.

Daniel Reichel
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