“Salviamo la Casa della Memoria”
Mostre, seminari, conferenze, presentazione di libri, eventi musicali. Ma anche iniziative per le scuole sul tema della Memoria, corsi di formazione per giornalisti e docenti, convegni dedicati alla difesa dei diritti fondamentali.
Da oltre quattro anni, dal giorno dell’inaugurazione avvenuta in occasione delle celebrazioni del 25 aprile, la Casa della Memoria svolge a Milano una funzione essenziale. Un futuro che appare però a rischio, come si legge in una petizione lanciata su Change.org che ha raccolto molte autorevoli adesioni nella società italiana e che ha come prima firmataria la senatrice a vita Liliana Segre,
“La partecipazione dei cittadini continua a crescere, e oggi la Casa della Memoria è un luogo che offre gratuitamente iniziative sempre interessanti e di alto livello. Ma ora – si legge – c’è una sorprendente novità: entro breve i 400 metri quadri del piano terra, il luogo aperto a tutti dove si svolgono le attività rivolte alla cittadinanza, dovrebbero essere occupati quasi interamente da una installazione che con molto coraggio si è deciso di definire Museo Nazionale della Resistenza con una ipotesi di spesa di 2 milioni e mezzo di euro. Un progetto del tutto inadeguato che proporrà esclusivamente materiale multimediale”.
Due le conseguenze cui si rischia di andare incontro: “Milano, città medaglia d’oro della Resistenza, non avrà un vero Museo degno della sua storia e il progetto della Casa della Memoria come luogo attivo ed aperto alla popolazione finirà di esistere”.
La richiesta al Comune di Milano e al Museo della Resistenza “è che venga assegnato uno spazio adeguato con un progetto di ampio respiro, degno della storia milanese”. E quindi “che l’attuale progetto venga superato”.
(22 luglio 2019)