Un articolo da ricordare
In mezzo al violento scatenamento di odio provocato dalla falsa notizia che il vice brigadiere Mario Cerciello Rega fosse stato ucciso da due nordafricani, dopo essere stato costretto a cambiar discorso dalla scoperta che non di nordafricani si trattava, ma di giovani e bianchi californiani, il ministro Salvini ha agitato, sia pur vagamente, il fantasma della pena di morte. Vorrei ricordare a chi non lo avesse in mente l’art. 27 della Costituzione, un articolo fra quelli non sottoponibili a revisione costituzionale:
“L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte, se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra.”
Anna Foa, storica
(29 luglio 2019)