L’Europa e la minaccia antisemita,
nuovi strumenti per arginare l’odio
“Vivo a Berlino da 23 anni e non ho mai vissuto una cosa del genere”. Nelle parole del rav Yehuda Teichtal tutta l’amarezza per l’episodio antisemita di cui è stato vittima nelle scorse ore: due uomini, di origine araba, lo hanno avvicinato e ricoperto di sputi e insulti. “Una situazione pericolosa, soprattutto perché avevo mio figlio con me” ha aggiunto il rabbino.
Un nuovo allarmante episodio che riaccende la preoccupazione per il crescente antisemitismo in Europa. Minaccia per arginare la quale è stata intensificata la collaborazione tra Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e forze dell’ordine, anche attraverso l’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori (OSCAD) che ha il compito di attivare interventi mirati sul territorio da parte della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, seguendo l’evoluzione delle vicende discriminatorie segnalate.
Una collaborazione quindi che ha il compito di implementare il monitoraggio, la reportistica e la prevenzione degli atti di antisemitismo in Italia e che è stata recentemente presentata, nel corso di una riunione sulla sicurezza presso il Parlamento europeo, dal segretario generale Uriel Perugia assieme al dirigente della Polizia Stefano Chirico.
È possibile segnalare atti di discriminazione religiosa e di antisemitismo scrivendo all’indirizzo mail sicurezza@ucei.it. La segnalazione, che non sostituisce la denuncia alle Forze di Polizia, sarà poi condivisa con lo staff OSCAD.
(1 agosto 2019)