Andrea Doria, 125 anni di valori
Nel 1895 un gruppo di soci dissidenti della Società Ginnastica Cristoforo Colombo fonda la Società Ginnastica Andrea Doria, che mette radici nell’elegante quartiere Carignano, nel centro di Genova. Prima della costituzione della Società, gli stessi che poi diventarono i Soci fondatori improvvisarono delle esibizioni di ginnastica in via Corsica, utilizzando – racconta un sito d’informazione ligure – i pali del telefono come pertiche, i rami degli alberi come parallele, lo schienale delle panchine come cavallo per il volteggio. Ben oltre un secolo dopo quei volteggi un po’ improvvisati, la S.G. Andrea Doria è diventata un’istituzione sportiva della città, che può contare su diverse sezioni sportive: dalla ginnastica (ovviamente) alla pallanuoto, dalle arti marziali al tennis. “Siamo la più vecchia polisportiva genovese e ai primi del Novecento eccellevamo in vari campi – racconta oggi il presidente Chicco Veroli, anche Consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane in rappresentanza della realtà genovese – Nel calcio, come Andrea Doria, siamo stati tanti tanti anni nella massima seria, con diversi successi. Ed è dalla nostra società, con la fusione con la Sampierdarenese, è nata la Sampdoria. Anche nella pallanuoto abbiamo avuto un passato importante e a siamo tra le cinque squadre più titolate del campionato italiano. La nostra squadra è appena tornata in B e puntiamo a festeggiare nell’anno del 125esimo anniversario il ritorno in A2”.
Nel 2020 cadrà infatti l’anniversario della società e sono tante le iniziative in preparazione per raccontare al meglio oltre un secolo di storia, spiega Veroli, la cui presidenza è iniziata ufficialmente nel 2017. “Inizialmente andavo solo a fare nuoto poi sono stato coinvolto e così, al fianco dei miei impegni per la Comunità ebraica di Genova e per l’UCEI, si è aggiunto il lavoro per l’Andrea Doria. Parliamo di quasi 4mila soci e sei sezioni: nuoto, dove una nostra ragazza ha fatto il record italiano under 16 italiano, e pallanuoto; ginnastica ovviamente, con due ragazze cresciute da noi, Asia e Alice D’Amato, che il prossimo anno probabilmente andranno alle Olimpiadi; poi abbiamo il tennis, con diversi campioni regionali; il Savate, ovvero la boxe francese, e le arti marziali. Fortunatamente abbiamo tantissimi bambini ed è un ambiente che vogliamo continuare a coltivare e far crescere”. Per fare questo, sono state prese alcune iniziative tra cui la registrazione del logo dell’Andrea Doria, l’appianamento dei debiti, l’accordo per avere uno sponsor unico (la Head). Uno dei problemi più significativi, spiega Veroli, è quello degli spazi e delle risorse. “Stiamo rifacendo i campi da tennis e ci piacerebbe rimettere mano anche alla struttura, che comunque è sempre la stessa dal 1895. Vogliamo costruire un ambiente migliore e adatto ai tempi, e creare una vita sociale che venga il più possibile incontro alle esigenze dei nostri iscritti”. Tra gli elementi in lavorazione anche uno meno tangibile ma comunque fondamentale: “Un codice etico, per mettere nero su bianco i valori dello sport: lealtà, rispetto dell’avversario, di responsabilità… valori che insegniamo ai nostri giovani e che vengono prima di qualsiasi risultato sportivo”.
Daniel Reichel – Pagine Ebraiche agosto 2019