Lionel Lévy (1925-2019)
È venuto a mancare una settimana fa Lionel Lévy, originario della comunità “Livornese” di Tunisi che, nel 1957, si esiliò in Francia per diventarvi, come suo padre in Tunisia, un brillante e stimato avvocato, e che successivamente fu eletto Presidente della ’Association Nationale des Avocats di Francia. In pensione, decise risolutamente di dedicarsi alla disciplina alla quale aveva sempre sognato di dedicarsi, la Storia, conseguendo, presso l’École des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, un dottorato in “Histoire des religions et systèmes de pensée” sugli itinerari “portoghesi” nell’800, analizzati nella loro relazione con l’idea di Nazione, d’identità comunitaria e familiare, ma anche nella loro realtà economica. L’argomento, a lui caro, era legato alla storia della propria famiglia (Lévy di padre, Attias di madre) e a quella della comunità ebraica dei “Portoghesi” di lontana appartenenza. Il titolo del volume che ne uscì, pubblicato a Parigi (l’Harmattan, 1999) è La Nation juive portugaise–Livourne, Amsterdam, Tunis: 1591-1951. A questo studio se ne aggiunsero altri, di approfondimento, dedicati ai marrani e all’onomastica ebraico\ispano-portoghese delle comunità presenti sul territorio tunisino. È da ricordare anche un volume precedente, più personale, ma sempre storicamente documentato, che fu sicuramente all’origine della sua scelta dottorale, La communauté juive de Livourne, Le dernier des Livournais (l’Harmattan 1996) dove esprime il profondo sentimento, lasciando la Tunisia, della dolorosa scomparsa di un mondo più ampio e dell’inizio dell’esilio di tutta una comunità di vecchia impiantazione.
Silvia Disegni
(20 agosto 2019)