La trattativa M5S-PD
Secondo giorno di consultazioni al Quirinale, con la prospettiva di un patto di governo tra Partito Democratico e Movimento Cinquestelle che, pur con molte incognite, sembra prendere quota.
“Il Pd – scrive il Corriere – ha già fatto un passo in avanti mettendo nero su bianco (con la relazione del segretario Nicola Zingaretti approvata all’unanimità in direzione) la ‘disponibilità a verificare se esiste la possibilità di dare vita a una nuova maggioranza parlamentare in grado di dare risposte serie ai problemi del Paese’. Disponibilità accompagnata da alcuni paletti su Europa, politiche migratorie, diritti, centralità del Parlamento, ambiente e altro ancora”.
“I cinque punti – spiega La Stampa – sono quasi ovvi per il centrosinistra: appoggiare l’asse franco-tedesco in Europa e ripudiare quelli di Visegrad; pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa; sostenibilità ambientale; cambio nella gestione di flussi migratori, con pieno protagonismo dell’Europa; svolta economico-sociale, in chiave redistributiva, e nuova stagione di investimenti. Ma come reagirà il M5S? Su alcuni temi, le convergenze sono semplici. Non su tutti”.
“Oggi – sottolinea Repubblica – Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti dovranno dimostrare al Presidente della Repubblica che intendono promuovere sul serio un nuovo governo. Mattarella si aspetta una sola cosa: convinzione. Entro lunedì va formulato il nome di un premier, che dovrà avere la certezza di mettere insieme una nuova, solida, maggioranza in Parlamento, per un governo di legislatura, di alto profilo”.
“Gli ebrei che votano democratico mostrano totale mancanza di consapevolezza o grande slealtà”. Molti gli interventi seguiti a queste affermazioni di Donald Trump, riportati dal Fatto Quotidiano. Tra gli altri quello di Bernie Sanders, candidato alla nomination democratica alle prossime elezioni, che ha affermato: “Io sono orgoglioso d’essere ebreo e non ho remore a votare democratico; anzi, intendo votare perché un ebreo diventi il prossimo presidente degli Stati Uniti”. Si legge sul Foglio: “Il presidente americano parla degli ebrei come se fossero un esercito monolitico che agisce e vive in perfetta unità. ‘Il vostro leader’, disse una volta Trump a una platea di ebrei americani e si riferiva al premier israeliano Netanyahu. Insomma, Trump aderisce magari a livello inconscio alla propaganda antisemita che è persuasa che gli ebrei complottino come un sol uomo, senza differenze di vedute e di identità, e che in fondo non siano americani veri”.
Anche qualche saluto romano ai funerali di Fabrizio Piscitelli, il capo ultrà della Lazio ed elemento di spicco della malavita locale recentemente ucciso a Roma. Racconta Repubblica: “Tra i cento ammessi alla cerimonia, volti noti della Roma più nera, c’era anche il fratello di Gabriele Sandri, il tifoso biancoceleste ucciso da un colpo di pistola nel 2007 a Badia al Pino, in provincia di Arezzo”.
La Stampa racconta di come nel Cinquecento, aggirando la censura, il tipografo Daniel Bomberg riuscì a stampare tre edizioni integrali del Talmud. “Come abbia fatto – si legge – è rimasto un enigma sino a oggi quando, grazie alla recente scoperta in un archivio e a una puntuale ricostruzione filologica che molto deve anche al lavoro del compianto professor Shlomo Simonsohn, lo studioso Angelo Piattelli ha trovato il bandolo della matassa”. Al cuore della storia l’amicizia e il lungo sodalizio “tra il tipografo e Felice da Prato, un ebreo convertito diventato frate agostiniano, coltissimo”.
A Milano una rete di negozi e volontari per evitare gli sprechi di cibo. Tra i primi ad aderire, racconta Repubblica nelle sue pagine locali, la Cucina sociale Beteavon “che attraverso l’associazione Merkos l’Inyonei Chinuch — il ramo educativo del movimento ebraico Chabad Lubavitch — recupera cibo dai negozi della Zona 7 e lo mette a disposizione dell’unica mensa kosher in Italia — fondata nel 2013 — che si trova all’interno della scuola ebraica del Merkos l’Inyonei Chinuch a Milano, che aiuta 1.500 persone al mese”.
La Texsus, storico produttore di tessuto-non-tessuto con base a Chiesina Uzzanese, è stata ceduta al gruppo israeliano Shalag. A darne notizia è il Sole 24 Ore. “Il gruppo Shalag – si legge – nel 2018 ha fatturato circa 105 milioni di euro, con un utile di quasi 13 milioni di euro. Con questa acquisizione diventerà il primo produttore al mondo di tessuto-nontessuto con la tecnologia airthrough bonded, raggiungendo una capacità produttiva di 6omila tonnellate all’anno”.
Adam Smulevich twittwre @asmulevichmoked
(22 agosto 2019)