Calcio femminile, l’Italia
riparte da Israele

Il boom mediatico degli ultimi Mondiali, in un’estate di travolgente passione per milioni di appassionati, lascia ben sperare: il calcio femminile è destinato ad ottenere uno spazio sempre più significativo. Dopo anni di scarso interesse, anche in Italia il cambio di rotta è evidente.
Non sorprende quindi il clima di crescente attesa per un nuovo esordio delle atlete agli ordini del commissario tecnico Milena Bertolini, attese nelle prossime ore dal primo incontro del girone di qualificazione agli Europei del 2021. Un cammino che inizia da Israele, a Tel Aviv, dove giovedì l’Italia affronterà una nazionale inferiore per qualità tecniche ma comunque non disposta a farsi da parte. L’Italia andrà poi Tbilisi, dove affronterà in una seconda trasferta la squadra georgiana.
Match entrambi alla portata, ma che non sono sottovalutati dalla dirigenza azzurra. Come ha riconosciuto la stessa Bertolini, prima di partire per Israele: “Affronteremo due squadre sulla carta inferiori come ranking, ma ormai il livello del calcio femminile si sta alzando tantissimo. Basti pensare che un anno fa Israele ha perso solo 2-0 con la Spagna. Non è quindi una partita scontata, visto anche che giochiamo in casa loro e in determinate condizioni climatiche”.
Pure in Israele l’attenzione per il calcio femminile sembra essere in crescita, come conferma l’impatto mediatico di un recentissimo incontro della nazionale di casa con la compagine inglese del Chelsea, tra i club più prestigiosi al mondo, in Israele nel quadro di alcuni progetti contro l’odio e il razzismo nel mondo del calcio. Una sfida che, secondo il suo presidente Roman Abramovich, passa anche da un maggior coinvolgimento delle donne in questo sport.
Per l’undici di Bertolini c’è anche un tabù da sfatare. Circa tre anni fa infatti fu proprio Israele ad ospitare l’esordio dell’Italia di Ventura, che ad Haifa sperava di iniziare un percorso finalizzato ai Mondiali di Russia. A Tel Aviv gli azzurri si imposero con un 3 a 1 perentorio, offrendo al pubblico l’immagine di una squadra in salute. Come è andata a finire non serve ricordarlo.

(27 agosto 2019)