L’appello al sindaco:
“La Memoria va tutelata”

Un appello affinché l’amministrazione comunale di Trino Vercellese receda dall’intenzione di modificare il nome della piazza intitolata alcuni anni fa a quattro concittadini ebrei uccisi nella Shoah. A rivolgerlo, in un messaggio congiunto inviato al sindaco Daniele Pane, sono la Presidente UCEI Noemi Di Segni e la Presidente della Comunità ebraica vercellese Rossella Bottini Treves.
“Pur riconoscendo l’importanza della riqualificazione e della valorizzazione a scopo turistico dell’immagine di Trino, che vanta una importante storia e una altrettanto rilevante vocazione e attrattiva culturale e turistica – si legge nel messaggio – non possiamo esimerci dal sottolineare come l’identità stessa di Trino, e come sa di tutto il Piemonte, sia stata profondamente segnata dagli accadimenti della seconda guerra mondiale, della barbarie nazifascista, della Resistenza, delle deportazioni. Tra i più importanti protagonisti di quelle vicende vi furono molti ebrei piemontesi, che lottarono fianco a fianco con i loro fratelli di altre fedi per resistere e contrastare il nazifascismo. In tanti perirono nel corso di quegli anni bui; a tutti loro deve andare la nostra profonda, intima gratitudine”.
“Si tratta – viene spiegato – di una Memoria di enorme valore e di fondamentale insegnamento per tutti noi, e in particolare per le nuove generazioni, che da quelle vicende traggono, nelle aule scolastiche, nei percorsi di studio e di crescita, nel corso dei viaggi della Memoria, le coordinate dei nostri comuni valori, dei principi ispiratori della nostra democrazia. Spostare e sminuire questa testimonianza di sensibilità e attenzione storica della toponomastica trinese significa offendere la nostra Memoria collettiva, di italiani e di piemontesi”.
Viene inoltre ricordato: “L’intitolazione della piazzetta interna del Palazzo Comunale di Trino era stata richiesta dall’ANPI di Trino e accolta con la seguente premessa: ‘Il motivo della richiesta è sia per commemorare il martirio di quattro incolpevoli concittadini, che per intitolare un luogo legato alla storia della Comunità ebraica di Trino, stante la presenza dell’edificio dell’ex Sinagoga, situata al centro del ‘Ghetto ebraico’. L’apposizione della targa, proprio sulla parete esterna dell’ex Sinagoga di Trino, avvenne ufficialmente il 28 gennaio 2013, con una grandiosa cerimonia: la città, in questo modo, onorava la Memoria di quelle vittime, dedicando loro un ricordo in un importante punto della città, altamente simbolico per la storia della Comunità ebraica. È evidente che la proposta dell’attuale Amministrazione comunale di Trino di volerla spostare in un’area adibita a parcheggio, rende la vicenda, se possibile, ancor più sensibile e dolorosa”.
“Per questo – sottolineano Di Segni e Bottini Treves – siamo a chiederle di bloccare un’iniziativa che tanto ha urtato la sensibilità dei trinesi e dei piemontesi, senza distinzione di fede e di orientamento politico, e che, ne siamo certi, non ha nulla a che fare con una mancanza di stima o amicizia nei confronti delle Comunità ebraiche, ma che, nel positivo intento di valorizzare il territorio trinese, raggiunge l’obiettivo paradossale di dividere e urtare sensibilità e coscienze. Desideriamo al contempo ribadire il nostro sostegno e supporto ad altre iniziative che possono aggiungersi, ma non sostituirsi a quelle precedenti che restano un punto di riferimento fondamentale”.

(1 settembre 2019)