Oltremare – Semplicità

daniela fubiniOrmai viviamo tutti un certo numero di vite parallele: non ci basta più essere in un luogo, se possiamo essere presenti almeno virtualmente in due o più luoghi contemporaneamente. E così mentre viaggiavo fuori Israele durante lo scorso fine settimana, e mi trovavo molto brevemente in una delle città più belle del mondo, una coppia di amici si sposava davanti al mare a Tel Aviv e anche senza esserci stata mi è bastato vedere una sola fotografia per avere la fortissima sensazione di essere anche lì. Forse perché il punto esatto della tayelet, la passeggiata sul mare lungo tutta Tel Aviv, mi è familiare ed è oggettivamente uno dei punti più belli e piacevoli di tutto quel lungomare, sul quale negli anni ho camminato e corso, di giorno e di notte, da sola e in compagnia. Forse perché la cerimonia è stata di una semplicità assoluta, con la chuppà fatta come una volta di un talled tenuto su con leggerezza da quattro amici, davanti al tramonto che iniziava e ai colori del mare e del cielo come sono a Tel Aviv solo a fine estate.
In Israele i matrimoni sono diventati tremendamente complessi e strutturati, e occupano una intera stagione dell’anno, e forse anche per questo vedere con i miei occhi che è possibile metter su una cerimonia così naturale e semplice mi è parso qualcosa di piacevolmente surreale. Ecco, mi ha fatto pensare a un tempo perduto, ad una Israele nata da poco nella quale le persone non avevano molto e facevano tutto con quel che c’era. Un talled, due sposi, i testimoni, il mare e il tramonto.

Daniela Fubini

(2 settembre 2019)