L’ebreo di Chagall
Promemoria per domenica prossima.
“In ‘Sulla città’ volano due innamorati. Lui ha la camicia verde e i pantaloni grigio-neri, lei è vestita di azzurro. Lui l’abbraccia teneramente, ha la mano poggiata sul seno di lei. Lei ha la mano destra protesa come se volesse indicare il futuro, l’Occidente, la libertà. E sotto c’è la città che benedicono, ma lasciano, se non con il corpo, con la forza dell’immaginazione. L’ebreo di Chagall è libero perché capace di volare. L’ebreo di Chagall non ha bisogno della terra, perché il suo luogo e la sua dimora è il sogno”.
Wlodek Goldkorn, “L’asino del Messia”, Feltrinelli, p.130.
David Bidussa, storico sociale delle idee
(8 settembre 2019)