Netanyahu: “Sul nucleare l’Iran mente”
“Faccio appello alla comunità internazionale: l’Iran mente. La invito ad unirsi a Israele e agli Stati Uniti del presidente Trump per mettere pressione a Teheran. Quello che occorre è pressione, pressione, pressione”.
Così il Premier israeliano Benjamin Netanyahu, intervenuto a Gerusalemme con alcune rivelazioni relative al programma nucleare del regime iraniano che, stando a quanto affermato dal Primo ministro, che ha anche fatto proiettare delle immagini relative alla struttura, avrebbe fatto perno su un sito segreto in funzione fino a poche settimane fa e che, una volta scoperto, lo stesso regime avrebbe cercato di occultare. Non il primo appello in questo senso di Netanyahu, che ha sempre richiamato l’attenzione dei Paesi occidentali sulle mire dell’Iran.
“Invito i paesi europei che parlano di fermare l’Iran a fare altrettanto. È ora di smettere di parlare, è ora di farlo” aveva ad esempio affermato all’indomani dell’annuncio relativo alla reintroduzione di sanzioni da parte degli Usa. In un intervento di pochi mesi successivo alle Nazioni Unite, avvalendosi del corposo materiale messo a disposizione dell’intelligence, già allora Netanyahu aveva denunciato l’esistenza di una struttura in grado di immagazzinare enormi quantità di materiale radioattivo. “La minaccia maggiore per Israele – le sue parole allora – non viene dalla Siria, né dal Libano, né da ciò che fa l’Iran in Siria, né da ciò che fa l’Iran all’interno dell’Iran. Piuttosto, la preoccupazione numero uno di Israele continua ad essere l’ambizione della Repubblica Islamica di acquisire armi nucleari”.
Critiche a Netanyahu sono arrivate dagli avversari politici del gruppo Blu e Bianco per “l’uso di informazioni dell’Intelligence a fini elettorali”. Mentre il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif su Twitter ha scritto: “Il vero possessore di armi nucleari grida al lupo”.
(10 settembre 2019)