L’applicazione della legge
“La legge c’è, la legge non c’è” cantava già anni fa Giorgio Gaber. In Italia, del resto, si sa, le leggi si applicano e non si applicano. Per quanto riguarda il reato di apologia del fascismo, però, mi pare si sia ormai passato il limite anche per il Bel Paese. Va bene sopportare svastiche e croci celtiche negli stadi di calcio. Va bene mandare giù le carnevalate annuali sulla tomba di Mussolini. Passino pure i cori ai funerali dei «camerati» caduti, ma vedere braccia tese ad un comizio di due importanti partiti italiani fuori da Montecitorio, sotto l’occhio delle forze dell’ordine, beh appare davvero troppo. Ma il famoso decreto sicurezza bis non dovrebbe reprimere simili disordini? Tanto in Italia la legge si applica e non si applica.
Davide Assael, Presidente Associazione Lech Lechà
(11 settembre 2019)