La Giornata a Roma
Musica e speranze, nel nome di Alisa
Dal sogno del Messia nel pensiero dei Maestri del Talmud ai punti di incontro tra psicoanalisi ed ebraismo, dal sogno dell’ebreo errante al sogno del ritorno nel Kibbutz.
Un intenso programma di conferenze ha aperto quest’oggi la Giornata a Roma, con ospiti rabbini, intellettuali, psicoanalisti che sul palco del Palazzo della Cultura, moderati dalla direttrice del Centro di Cultura Ebraica Miriam Haiun, hanno affrontato il tema di questa edizione in una pluralità di approcci e suggestioni. Molto positiva la risposta del pubblico, che sta gremendo gli spazi del Palazzo della Cultura e delle altre strutture coinvolte.
Sottolineava tra gli altri David Meghnagi, assessore alla Cultura UCEI, che ha tenuto una lezione su “Il segno del ritorno nel Kibbutz tra Freud, Gordon e Marx: “Il peso che il pensiero di Freud ebbe sull’intero yishuv fu enorme. Da alcune ricerche che ho fatto, risulta che è stato il terzo autore più letto in assoluto. Il suo pensiero, anche quando è stato criticato, è stato così parte del processo di emancipazione ebraica. Significativo inoltre che l’anno in cui decide di rivedere la sua teoria sul trauma, il 1897, sia caratterizzato da eventi particolarmente simbolici come il Congresso sionista di Basilea da una parte e la nascita del Bund nell’Impero zarista dall’altra”. Al centro anche il sostegno dato da Freud ai giovani ebrei orfani arrivati nell’allora Palestina mandataria in fuga dai pogrom, che furono protagonisti sotto la guida di un suo ex allievo di una “pedagogia anti-autoritaria” che ha fatto scuola. Spunti di riflessione che, nell’itinerario tracciato, incontrano anche la nascita della società psicoanalitica israeliana, diventata in pochi anni la terza più importante al mondo con l’arrivo di grandi menti in fuga da Austria, Germania ed Est Europa.
Tante le possibilità offerte al pubblico romano in questa Giornata, da una visita guidata al Museo ebraico nel segno del giudaico-romanesco all’inaugurazione della mostra che alla galleria Aleandri rende omaggio ad Antonietta Raphaël Mafai “tra segni e sogno”.
A concludere la Giornata romana l’emozionante ricordo di una giovane sognatrice, Alisa Coen, scomparsa in tragiche circostanze ad appena 18 anni. Molti i progetti che sono nati nel suo nome da allora, con al centro i suoi progetti di vita, il suo carattere solare, il suo impegno in campo artistico. Questa sera l’Unione Giovani Ebrei d’Italia, in collaborazione con l’Associazione Suoniamo Insieme per Alisa promotrice in questi anni di tante iniziative rivolte alle nuove generazioni, darà forma musicale, con una polifonia di strumenti, “al sogno di Alisa”.
(15 settembre 2019)