Qui Parma – Tra libri e sogni, l’ebraismo si racconta
Il Libro e il sogno protagonisti in queste ore a Parma, città capofila della Giornata Europea della Cultura Ebraica. La ventesima edizione della rassegna che apre una finestra su storia e tradizioni della realtà ebraica – che vede coinvolte oltre ottanta località in tutta Italia sotto l’egida dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane – ha preso infatti il via nelle prestigiose sale della Biblioteca Palatina, che custodisce una delle collezioni di manoscritti e volumi ebraici più importanti al mondo. “Qui conserviamo Bibbie, salteri, testi filosofici che testimoniano l’enorme ricchezza della cultura ebraica”, ha sottolineato in apertura la direttrice della Palatina Paola Cirani, ricordando la storia della collezione della Biblioteca legata alle vicende dell’ebraista Giovanni Bernardo De Rossi. “Siamo una Comunità piccola ma piena di risorse e questo luogo lo ricorda”, le parole del presidente della Comunità ebraica di Parma Joshua Moretti, che al filo conduttore della Giornata, “Sogni. Una scala verso il cielo”, ha dedicato un recital musicale – con coreografie di Valerio Longo – che debutterà questa sera al Teatro Farnese, concludendo una intensa giornata di incontri. Un appuntamento, quello della Giornata, a cui il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha voluto mandare un segnale di vicinanza e attenzione: “Non possiamo prevedere compiutamente, oggi, quali contorni assumeranno il mondo e la società di domani ma sappiamo che il futuro avrà un volto migliore se a prevalere saranno il dialogo, il confronto, l’apertura, nel pieno rispetto e nella valorizzazione della diversità, delle tradizioni e delle radici. – la riflessione del Presidente della Repubblica inviata all’UCEI- La cultura ebraica, con la sua specificità e le sue peculiari caratteristiche, è parte integrante della storia, della coscienza, della vita italiana. È un patrimonio di grande valore, che merita di essere preservato, diffuso e approfondito”. E nel segno di questa continuità con il passato, ricordata nel suo discorso dal vicepresidente UCEI Giorgio Mortara, è stato emblematico uno dei momenti della Giornata a Parma: l’ingresso di un Sefer Torah settecentesco restaurato sotto le cure del rav Amedeo Spagnoletto. Un collegamento con il passato di buon auspicio per il futuro: in una sinagoga gremita, rav David Sciunnach – intervenuto anche alla Palatina – ha condotta la cerimonia di Haknasat Sefer, un momento di festa per il mondo ebraico, condiviso per l’occasione con la società civile. Società che ha dato un significativo segno di partecipazione anche grazie alla presenza delle istituzioni: all’inaugurazione della giornata alla Palatina sono intervenuti, tra gli altri l’assessore alla Cultura della Regione Emilia Romagna Massimo Mezzeti e l’assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra. “Parafrasando il titolo di una pellicola di Alain Resnais, alla Palatina è conservata ‘Tutta la memoria del mondo’: qui le culture diverse si affermano nei libri e allo stesso dialogano fra di loro. È un luogo che ci ricorda come il contatto, il multiculturalismo, la diversità, siano valori”, ha sottolineato Guerra. Non solo Parma protagonista ma anche la vicina Soragna, dove sorge il museo ebraico fondato da Fausto Levi: qui a fianco alle visite alle sale cariche di storia viene proiettato il docufilm “Se lo vorrete, non sarà un sogno”, ideato e realizzato da Alan David Baumann, con il titolo preso in prestito dalla celebre frase di Theodor Herzl, padre del sionismo.
Daniel Reichel