La Giornata a Verona
L’insonnia sognante, da Freud a Kafka
A Verona la Giornata della Cultura Ebraica si è svolta in un clima di gioia ed amicizia alla presenza di un pubblico numeroso e interessato; complice anche una bellissima giornata di sole e un eccezionale afflusso di persone attratte anche da altre interessanti manifestazioni organizzate in città.
La sinagoga è stata affollata sin dalla cerimonia di apertura alla quale hanno presenziato e portato i loro saluti il prefetto Donato Giovanni Cafagna, di recente nomina e per la prima volta in visita alla Comunità ebraica, l’assessore del Comune Edi Maria Neri, sempre amichevolmente presente alle nostre iniziative, il vice questore vicario Giuseppe Maggese, don Luca Merlo per la Diocesi e l’imam della Coreis Mansur Baudo.
Dopo aver dato lettura di quanto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scritto alla Presidente UCEI in occasione della manifestazione, la giornata è stata introdotta dal Presidente della Comunità ebraica di Verona e Vicenza, Celu Laufer che ha anche ringraziato tutti coloro che hanno lavorato per rendere vivo questa evento, e dall’intervento di rav Yosef Labi su “I sogni. Una scala verso il cielo”.
Molto apprezzato l’accompagnamento musicale dell’Agada Klezmer Trio; il trio non solo ha eseguito alcuni brani durante la cerimonia di introduzione ma si è poi generosamente offerto in una lunga performance suonando e cantando molte musiche e canti della tradizione klezmer, sefardita ed israeliana, che il pubblico ha accompagnato con calorosi applausi.
Il momento conviviale del buffet con specialità casher ha raccolto come sempre l’apprezzamento delle tantissime persone accorse ai tavoli imbanditi.
Per tutta la giornata ci sono state visite guidate al ghetto, alla sinagoga, al museo e al cimitero ebraico.
Nel pomeriggio il pubblico era così numeroso che ci si è dovuti spostare dal salone al secondo piano per scendere in sinagoga ad ascoltare la dotta lezione di rav Elia Richetti “I sogni dicono il vero? – riflessioni dal Talmud” e la conferenza ricca di interessanti riflessioni storiche e filosofiche del professor Riccardo Mauroner dal titolo “Nell’insonnia sognante di Franz Kafka e Sigmund Freud”.
In chiusura il vice presidente della Comunità, Mauro Orvieto, ha invitato rav Richetti ad eseguire il Kol Nidrè della tradizione veronese. Per alcuni minuti nella nostra antica sinagoga è risuonata l’ armoniosa melodia di tempi lontani; suoni che si ascoltavano in questo Tempio che tra pochi giorni compirà 90 anni dalla sua nuova inaugurazione nell’allestimento voluto dalla Comunità dopo l’emancipazione ottocentesca.
Molto applauditi anche a Vicenza gli interventi di rav Richetti e del professor Mauroner, che si erano svolti in mattinata accompagnati da sapienti intermezzi musicali dall’apprezzata giovane violinista veronese Irene Bencioini ed erano coordinati dal consigliere Natan Gantz.
Miriam e Bruno Carmi
(16 settembre 2019)