Il bipolarismo in crisi
Lo stallo, ampiamente annunciato, emerso dalle elezioni israeliane di ieri conferma un male già ampiamente diagnosticato, che riguarda le democrazie avanzate: è sempre più difficile che le elezioni consentano di formare un governo. Il vecchio bipolarismo su cui si è retto il sistema democratico dal dopoguerra in avanti è stato scardinato dalla nascita di nuovi soggetti capaci di fare massa critica. La Spagna, che proprio ieri ha annunciato il ritorno al voto per impossibilità di trovare una maggioranza in Parlamento è solo l’ultimo esempio. Cosa succederà in Israele è ancora presto per dirlo, dato che la soluzione già proposta da Liberman di un governo di unità nazionale troverà la strenua resistenza di Netanyahu. A questo punto la palla passa al Likud, che dovrà decidere se puntare su altri leader. In ogni caso, un dato è certo: per capire lo Stato ebraico oggi bisogna partire dalla crisi globale della democrazia. Spiace per gli antisionisti di tutto il mondo, ma prima di denunciare la crisi democratica in Israele guardino a casa propria.
Davide Assael
(18 settembre 2019)