La Giornata a Palermo
Antica Giudecca, itinerario di consapevolezza

Giornata Europea della Cultura Ebraica nel segno dell’incontro anche a Palermo, dove gli eventi sono stati curati dall’Istituto Siciliano di Studi Ebraici di Palermo, presieduto da Evelyne Aouate, sotto il patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della Comunità ebraica di Napoli (di cui Palermo è sezione), e con la collaborazione di Adham Darawsha, assessore del Comune e dell’Archivio Storico Comunale diretto da Eliana Calandra.
Di mattina la guida turistica Chiara Utro ha accompagnato un nutrito gruppo di persone (tra cui alcuni turisti italiani e stranieri) lungo i vicoli e le piazzette dell’antica Giudecca, seguendo l’itinerario “ideato” nel 1996 dal professor Francesco D’Agostino.
Tra i luoghi visitati l’Oratorio del Sabato, destinato a diventare una sinagoga, il presunto mikveh (bagno rituale ebraico) di Palazzo Marchesi e l’Aula Damiani Almeyda dell’Archivio Storico Comunale (sulla cui area fino al 1492 sorgeva l’antica sinagoga).
L’interesse dei partecipanti, manifestato attraverso la richiesta di ulteriori informazioni e approfondimenti, ha quasi raddoppiato il tempo previsto per la visita, da due ore a tre ore e mezza.
Nel pomeriggio, presso l’Aula Damiani Almeyda dell’Archivio Storico Comunale, si è svolto il convegno dal titolo “Sogni, una scala verso il cielo”. Gli interventi si sono succeduti come da programma alla presenza di più di 100 persone.
L’assessore Darawsha, a margine del suo breve intervento, ha presentato un gruppo di giovani appartenenti all’associazione “Treno della Memoria”, i quali hanno avuto l’opportunità di illustrare le finalità della loro opera di formazione e divulgazione e il loro programma educativo dedicato alle scuole palermitane sul tema della Shoah.
Al termine il gruppo “Shalom Nigun Ensemble” con Michela Alamia e Manuela Sarzana (canto), Pietro Marchese (mandolino, mandola e mandoloncello) e Nicola Marchese (chitarra) ha eseguito musiche della tradizione ebraica.
Per l’occasione sono stati esposti importanti documenti storici attestanti la plurisecolare presenza ebraica a Palermo ed altri più recenti riguardanti l’esclusione di funzionari dalla pubblica amministrazione locale in attuazione delle leggi razziste del 1938.
All’ingresso dell’archivio è stato possibile ammirare la piccola mostra di quadri della pittrice DéLise Vaccino.
Grazie all’iniziativa della neo-direttrice del Teatro Biondo, Pamela Villoresi, le manifestazioni hanno avuto il loro prosieguo nella serata di lunedì 16, nella Sala Strehler con la presentazione del libro di Agata Bazzi “La luce è là”, coordinata da Rita Calabrese, seguita nella Sala Grande dallo spettacolo “Canterò per il re” di Franca De Angelis, con Evelina Meghnagi (voce e canto), Cristiano Califano (chitarra e corde), Arnaldo Vacca (percussioni), coordinamento di Antonio Silvia, creazioni visive di Massimo Catalani.

Sandro Riotta

(19 settembre 2019)