“Netinà, una Comunità più solidale”
“Una famiglia o una persona ne affianca un’altra ed insieme si impegnano, con la definizione di un patto, a camminare insieme per un periodo di tempo definito”.
La parola chiave di Netinà Lamishpachà, progetto ideato da Deputazione Ebraica e Centro Ebraico Il Pitigliani, è solidarietà.
Una Comunità più solidale, vicina, in cui ci si viene incontro, tra singoli individui e nuclei familiari, nella concretezza della vita quotidiana. Concetti che saranno il filo conduttore di una serata che si svolgerà proprio al Centro Pitigliani, lunedì sera a partire dalle 20, con l’obiettivo di far conoscere questo progetto.
L’idea è di “attivare forme di vicinanza e sostegno” da parte di famiglie e persone “motivate e disponibili a dedicare parte del loro tempo” ad altre famiglie e ai loro bambini. Un sostegno che passerà attraverso diverse modalità di intervento: andare a prendere i bambini dell’altra famiglia a scuola, ma anche trascorrere le vacanze insieme, dare una mano nel disbrigo delle pratiche burocratiche e molto altro ancora.
Tra gli obiettivi, si annuncia nel progetto, “far riscoprire il valore dei legami di vicinato, favorire il senso di appartenenza, rafforzare il benessere sociale, per favorire la cultura della cura e dell’attenzione dell’altro”.
La presentazione del progetto sarà preceduta dai saluti istituzionali di Piero Bonfiglioli, presidente della Deputazione; Bruno Sed, presidente del Pitigliani; Noemi Di Segni, Presidente UCEI; Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica romana. Seguiranno gli interventi di rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, della psicologa esperta in progetti di solidarietà familiare Luana Panichi, dell’assistente sociale Anna Palagi.