Il ministro Fioramonti:
“Credo in una scuola laica”
“Credo in una scuola laica, ritengo che le scuole debbano essere laiche e permettere a tutte le culture di esprimersi non esponendo un simbolo in particolare. Meglio appendere alla parete una cartina del mondo con dei richiami alla Costituzione”. Le parole del ministro Lorenzo Fioramonti sul crocifisso in classe stanno suscitando molti interventi. Dichiarazioni che, scrive il Corriere, “sono la miccia che causa prima l’alt del centrodestra, Lega in testa, poi l’affondo dei vescovi. ‘Guai a chi tocca il crocifisso’, attaccano esponenti dell’opposizione, da Matteo Salvini a Licia Ronzulli a Giorgia Meloni. Nel vortice delle dichiarazioni, il M5S si difende precisando che l’argomento ‘non è all’ordine del giorno’, mentre il Pd glissa”.
La Federcalcio ha varato nuove linee guida per arginare il problema aperto del razzismo nelle curve degli stadi, premiando in questo senso le società virtuose. L’obiettivo, scrive il Corriere dello Sport, “è quello di isolare violenti e razzisti, individuarli e allo stesso tempo evitare di incappare in multe pesantissime del giudice sportivo”. Una giornata epocale, l’ha definita il presidente Gabriele Gravina. Di diverso avviso il presidente laziale Claudio Lotito, intervenuto con questa surreale dichiarazione: “Non sempre i buu corrispondono a un atto discriminatorio razzistico. lo ricordo quando eravamo piccoli, alle persone ‘non di colore’, che avevano la pelle normale, bianca, veniva urlato ‘buu buu’. Questo per scoraggiarlo a non segnare il gol. Quindi andrebbe interpretato”.
Annuncia il proprio addio alla politica il leader dell’ultradestra austriaca Heinz-Christian Strache. Racconta La Stampa: “La giornata di ieri, a 48 ore dal voto in cui l’Fpö ha ottenuto un disastroso 16%, è stata la rottamazione del leader, un epilogo che molti credevano sarebbe stata ben più sofferto. Il partito si riuniva nel pomeriggio, per il regolamento di conti dopo il verdetto delle urne. Strache ha pensato di giocare d’anticipo: prima che discutiate della mia cacciata, me ne vado da solo”.
“Tombe frantumate, smottamenti, transenne tra i loculi, alberi crollati sulle lapidi”. Così il Corriere Roma fotografa lo stato della sezione ebraica del cimitero del Verano. “Tra i sepolcri decorati con le menorah – si legge ancora – se ne contano a centinaia spaccati dalla vegetazione, circondati da bande arancioni ormai cadenti”. Nel ricordare un raid del 2017 che molti danni aveva causato alle tombe la giornalista parla poi con incredibile superficialità di “croci di David”.
Si discute, a Bologna e non solo, per il tortellino senza maiale (ufficialmente a beneficio di musulmani ed ebrei) che sarà offerto in città per la festa di San Petronio, accanto alla versione tradizionale. Come riferisce tra gli altri Repubblica a insorgere repentino, “gridando allo scandalo, in difesa dei valori della nostra tradizione”, è stato il centrodestra. “La consueta gazzarra web – viene spiegato – ha poi coinvolto ristoratori, associazioni di categoria, comunità arabe, registi e opinionisti assortiti, arricchita dal contributo di Red Ronnie o Chef Rubio”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(2 ottobre 2019)