Ebrei di Slovenia, ebrei di confine
Si è svolto negli scorsi giorni a Gerusalemme il convegno “Slovenian Jewish Heritage”, una due-giorni dedicata all’eredità dell’ebraismo a Lubiana e dintorni, organizzato dall’Università ebraica e dall’Università di Maribor. Una storia profondamente intrecciata a quella italiana, per un confine tra terre e identità che nel corso dei secoli si è più volte spostato, come testimonia la vicenda del cimitero della Comunità ebraica di Gorizia in località Valdirose, che nella seconda metà del ventesimo secolo rimase per decenni in territorio jugoslavo, fino alla caduta della cortina di ferro. “Un cimitero antico, con tombe importanti e personaggi importanti” ha spiegato a Pagine Ebraiche l’architetto Andrea Morpurgo, tra i relatori del convegno. Per Morpurgo, docente allo IED Master Madrid, già consigliere e attuale project manager della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia, il sito ha anche un valore particolare: lì riposano infatti molti suoi antenati. “A Gorizia mezza comunità era costituita dai Morpurgo” ha ricordato scherzosamente. Proprio l’architetto sta lavorando al progetto di risanamento e valorizzazione del sito. “Stiamo portato avanti un’operazione con le realtà locale per reperire i finanziamenti”.
Mentre l’Università ebraica ha già realizzato un lavoro di catalogazione delle lapidi attualmente visibili “ed è pronta a mettere i risultati a disposizione”, ha aggiunto Morpurgo.
(3 ottobre 2019)