La Memoria e il nuovo impegno dell’uomo
È possibile distruggere nuovamente le tavole della legge che Mosè ha riscritto sul monte Sinai? O mandare in frantumi l’alleanza tra il Creatore e il creato sancita con Noè dopo il diluvio? Per Massimo Giuliani, docente di Pensiero ebraico nelle Università di Trento e di Urbino e di Filosofia ebraica nel Diploma dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, autore del saggio Le Terze tavole. La Shoah alla luce del Sinai, pubblicato dalle Edizioni Dehoniane con prefazione di Maria Cristina Bartolomei, “le seconde tavole della legge divina sono state infrante dall’arroganza umana che nel cuore del ventesimo secolo ha pianificato, organizzato ed eseguito sin nei dettagli lo sterminio del popolo ebraico, cifra di ogni odio verso l’altro in quanto diverso da noi, ma anche icona del rifiuto di quella visione morale del mondo che identifichiamo ancora con la rivelazione sinaitica”.
Il volume, presentato negli scorsi giorni nella Biblioteca del Senato, analizza le principali interpretazioni ebraiche della Shoah su diversi piani: teologico, etico, religioso e politico. Una lettura particolarmente stimolante, come hanno sottolineato i diversi relatori intervenuti alla presentazione romana.
”È possibile un nuovo umanesimo dopo Auschwitz? Il libro di Giuliani ci indica senz’altro una via” ha affermato Liliana Segre, Testimone della Shoah e senatrice a vita. “Serve – ha poi aggiunto Segre – un nuovo pensiero della relazione umana, grazie al quale le differenze possano tornare a convivere e crescere insieme”. Per l’umanità, il pensiero della Testimone, “serve una prospettiva di speranza”. Apprezzamento per il libro e per il modo in cui tratta temi delicati e complessi è stato espresso anche da rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, e dall’ex parlamentare Milena Santerini. Con loro anche Myriam Silvera, che ha moderato l’incontro, e Gianni Marilotti, presidente della Commissione Biblioteca e Archivio Storico del Senato che ha introdotto i lavori.
(6 ottobre 2019)