L’antica presenza ebraica a Cuneo,
anche nel segno di Primo Levi

convprimoImportante convegno, a Palazzo dei Nobili a Bene Vagienna, su alcuni aspetti del variegato e affascinante ebraismo piemontese. Proprio a Bene Vagienna hanno avuto inizio i destini della famiglia di origine di Primo Levi e nel centenario della sua nascita, ricco di eventi e manifestazioni, non poteva mancare un appuntamento nella città dove ha vissuto per diverse generazioni la famiglia paterna dello scrittore. “I Levi a Bene e la presenza ebraica nel Cuneese” era il titolo del convegno, scelto dagli organizzatori: associazione degli Amici di Bene, Centro Studi Primo Levi e Comunità ebraica di Torino. Una città, Bene Vagienna, ricca di storia e di splendidi palazzi nobiliari, con un nucleo ebraico piccolissimo, tanto da non costituire una vera e propria Comunità, anche se dai documenti d’archivio si rileva la storia anche qui di un ghetto. È stata Renata Segre, dopo i saluti e l’introduzione dell’ambasciatore Giulio Prigioni, a tracciare un quadro d’insieme dei ghetti nel Piemonte sabaudo e a raccontare un tessuto sociale e religioso fatto di tante microstorie quanti furono i ghetti della Regione. È seguita una approfondita lezione di Luciano Allegra sul prestito ebraico nell’età dei Ghetti, “non per vocazione”, utile per sfatare miti e pregiudizi che la società si porta dietro da secoli sia sulle ricchezze ebraiche sia sulla attività di prestito di denaro in capo agli ebrei. Matteo Succi, giovane laureato in Storia, ha tracciato un interessante quadro, basato su documenti d’archivio e atti notarili, sui Levi di Bene Vagienna, sia dal punto di vista della storia familiare degli avi di Primo Levi, sia dal punto di vista professionale. Hanno completato gli interventi tre relazioni specifiche su presenze ebraiche e aspetti di vita ebraica nel Piemonte: Giancarlo Comino sulla presenza ebraica a Mondovì dall’istituzione del ghetto all’emancipazione; Sharon Reichel su matrimonio ebraico, legami privati e affari pubblici e Marco Francesco Dolermo sulla complessa relazione tra ebrei, contadini, diocesi di Acqui. Un convegno dunque ricco di spunti e contributi di notevole livello, conclusosi con il ringraziamento del vicepresidente UCEI Giulio Disegni, che ha posto l’accento sull’importanza delle realtà ebraiche cosiddette minori, fonti di ricchezza e anche di sorprese.

(20 ottobre 2019)