La commemorazione del 16 ottobre
‘La mia lotta contro l’orrore’
Sono occhi che hanno visto l’orrore. Che non vogliono e non possono dimenticare. Ma che oggi trasmettono forza, determinazione, speranza. “Ho una missione: fare in modo che quel che è accaduto non si ripeta. Lo farò finché il Signore mi darà la possibilità”.
È la testimonianza di Sami Modiano il momento culminante della cerimonia di commemorazione del 16 ottobre 1943 organizzata dall’associazione “Ricordiamo insieme” con la collaborazione di Comunità ebraica di Roma, Progetto Memoria, Cdec e coro della Diocesi di Roma.
Mille passi da Piazza San Pietro all’ex Collegio Militare, dove le vittime del rastrellamento furono imprigionate prima della deportazione. Una breve distanza e molti silenzi su cui ancora oggi interrogarsi. Modiano lo fa proprio all’interno di Palazzo Salviati, oggi sede del Centro Alti Studi per la Difesa, incalzato dalle domande degli studenti intervenuti in rappresentanza delle cinque scuole romane presenti.
Il terribile viaggio da Rodi al lager, l’ultimo dialogo con il padre, una intera Comunità distrutta dalla Shoah. Ma anche l’impegno della testimonianza, che prosegue con tutte le sue energie. Sono proprio i giovani, confessa, il suo motore, lo stimolo a non cedere il passo. “Odia la Germania?” gli viene chiesto. “Non è nella mia natura portare rancore. Vado nelle scuole tedesche. Parlo a loro come a voi. Voglio – sottolinea – che altri occhi non debbano vedere quel che ho visto io”.
A rendergli omaggio sono i due ambasciatori di Germania, Viktor Elbling e Michael Koch, rispettivamente in servizio in Italia e presso la Santa Sede. Al loro fianco tra gli altri il rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni e l’assessore UCEI Giacomo Moscati.
Diversi gli interventi che segnano la commemorazione, organizzata per l’associazione da Rivka, Sara e Grazia Spizzichino oltre che dai coniugi Federica e Tobias Wallbrecher. A parlare in piazza San Pietro è tra gli altri Nando Tagliacozzo, familiare di deportati. Mentre all’ex Collegio Militare portano una riflessione il generale Fernando Giancotti, presidente del Centro Alti Studi per la Difesa; Massimo Finzi, assessore alla Memoria della Comunità ebraica di Roma, che sviluppa il complesso tema “Il perdono nella tradizione ebraica”; don Pino Pulcinelli, responsabile per i rapporti con l’ebraismo nella commissione diocesana per l’ecumenismo e il dialogo.
(24 ottobre 2019)