Ricominciare dal principio

sara valentina di palmaבְּרֵאשִׁ֖ית בָּרָ֣א אֱלֹהִ֑ים אֵ֥ת הַשָּׁמַ֖יִם וְאֵ֥ת הָאָֽרֶץ
BeReshit barà Elohim et haShamaim veEt HaAretz (Bereshit 1:1), con, per mezzo del Principio, creò Elohim i cieli e la terra. Prima non c’era nulla, ad eccezione di Colui che regnava ‘prima che ogni cosa fosse creata’, dice l’Adon Olam, e che regnerà alla fine di tutto.
Qui, prima ancora dei cieli e della terra, c’è l’inizio del tempo, della creazione di questo mondo per mano del Dio unico della giustizia, grammaticalmente espresso al plurale (maschile) come molteplici sono i suoi attributi e le sue manifestazioni nel mondo, compresa la capacità (materna) di creare. Il Dio forte, come diciamo nella seconda amidà, che fa ‘rivivere i morti con grande misericordia’.
Per mezzo del Principio, con Reshit: la Torah, per mezzo della quale il Signore ha creato tutto, e senza la Torah non ci sarebbe stata la creazione di questo mondo, che noi abbiamo il compito di migliorare completando l’opera della creazione, ed accelerando così l’arrivo dell’Olam HaBa, di quel mondo a venire con la sua salvezza che, sempre la seconda amidà ci dice, il Signore farà fiorire per noi – e la quindicesima riprende il concetto: ‘il germoglio di David tuo servo presto fai germogliare’, perché il Signore ‘fa germogliare l’onore della salvezza’.
L’anno nuovo è iniziato, ci sono stati i giorni di teshuvà e Kippur, ed il sigillo finale chiuso a Hosha’anà Rabbà, quasi in conclusione del nostro soggiorno nelle capanne a ricordare la vita nel deserto. Il momento giusto per chiudere la lettura della Torah con la benedizione di Ve Sot HaBerachà, la benedizione di Moshè ai figli di Israele prima di morire (Devarim 33:1). E ricominciare dal Principio.

Sara Valentina Di Palma