La Shoah e la sfida della didattica

Memoria viva, sui banchi di scuola e nelle aule universitarie. Un impegno che è al centro del corso di formazione sulla didattica per la conoscenza della Shoah promosso dall’Università di Firenze, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana e la Scuola Internazionale di Yad Vashem. Il corso, che prenderà il via nelle prossime ore e il cui comitato scientifico è coordinato dalla professoressa Silvia Guetta (nell’immagine), è rivolto agli insegnanti delle scuole toscane, ai ricercatori e agli studenti dell’Università degli studi locale. Un impegno che nasce nell’ambito del protocollo d’intesa siglato dai tre enti nel dicembre del 2018, con l’obiettivo di formalizzare una collaborazione avviata da alcuni anni. Il documento, è stato ricordato, si inserisce all’interno dell’accordo quadro stipulato tra il MIUR, l’UCEI e Yad Vashem nel 2011.
I tre partner, si annuncia, “pongono al centro del partenariato, l’impegno per la ricerca delle migliori pratiche per insegnare, apprendere e conoscere la storia e i fatti della Shoah, la valorizzazione e il rispetto della Memoria come fonte di saperi e conoscenze per la comprensione della quotidianità e per creare una cultura di pace e solidarietà”. La proposta didattica del corso, che gode del supporto del CDEC di Milano, è organizzata su metodologie attive che impegneranno i partecipanti “nella costruzione personale di conoscenze e strumenti didattici da riproporre nell’esperienza scolastica”.

(27 ottobre 2019)