Odio sui social e nel web,
una minaccia a tutta la società
Duecento messaggi di odio al giorno. È un campanello d’allarme angosciante quello lanciato dall’Osservatorio Antisemitismo del Cdec che in questo numero ha quantificato l’ostilità del mondo del web nei confronti della Testimone della Shoah e senatrice a vita Liliana Segre. Molte le reazioni che questa notizia sta suscitando. Ad intervenire è stato tra gli altri il premier Giuseppe Conte, che nelle scorse ore si è fatto promotore di un invito che intende rivolgere a tutti i partiti affinché collaborino all’introduzione di norme più stringenti in tal senso. Solidarietà trasversale alla senatrice a vita, vittima di attacchi che sono un’offesa non solo a lei e alla sua storia, ma un attacco a tutta la società italiana e ai suoi valori fondamentali e inalienabili. Una minaccia troppo spesso sottovalutata.
L’odio sul web, come conferma anche quest’ultimo episodio, continua a rappresentare un fenomeno inquietante e dilagante. Ed è anche il cuore del lavoro dell’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori della Polizia di Stato (Oscad), che opera nel segno della collaborazione tra forze dell’ordine, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e lo stesso Osservatorio Antisemitismo, che riceve la maggior parte della segnalazioni al suo indirizzo e attraverso l’Antenna antisemitismo, con l’obiettivo di attivare interventi mirati sul territorio seguendo l’evoluzione delle vicende discriminatorie segnalate.
Una collaborazione che ha quindi il compito di implementare il monitoraggio, la reportistica e la prevenzione di atti di antisemitismo in Italia. Molto intensa l’attività di questi mesi, coordinata dal neo vice capo della Polizia Vittorio Rizzi.
La segnalazione di atti di discriminazione religiosa e di antisemitismo è possibile scrivendo all’indirizzo mail sicurezza@ucei.it. La segnalazione, che non sostituisce la denuncia alle Forze di Polizia, sarà poi condivisa con lo staff Oscad.
(29 ottobre 2019)