Il Premio rabbi Rosen a Riccardi
“Baluardo contro l’antisemitismo”

“Un premio che attraverso la mia persona, onora l’impegno di tanti anni della Comunità di Sant’Egidio contro l’antisemitismo, l’odio e l’intolleranza così come per la libertà religiosa e il dialogo tra le religioni”.
Sono le parole con cui il professor Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, ha accolto giovedì sera il riconoscimento assegnatogli dalla Conferenza dei Rabbini d’Europa, che ha voluto attribuirgli il premio Rabbi Moshe Rosen per il 2019. Un riconoscimento già assegnato a personalità influenti del nostro tempo e che nel nome ricorda lo storico rabbino capo di Romania, che fu un baluardo di identità ebraica sotto la dittatura di Ceaușescu.
“Le Scritture iniziano con figure umane che non riconoscono la propria responsabilità e che cadono di fronte alla domanda ‘Dov’è tuo fratello’? La Comunità di Sant’Egidio ha fatto propria questa domanda per rispondere ai conflitti e alle persone nel bisogno, senza distinzione di appartenenza” ha sottolineato rav Pinchas Goldschmidt, rabbino capo di Mosca e presidente della Conferenza rabbinica. Parole di stima e apprezzamento condivise dal rav Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, che con Riccardi ha sviluppato un rapporto di intensa amicizia a partire dai banchi del liceo Virgilio, e dal rav David Rosen, esponente dell’American Jewish Committee, che nella sua laudatio ha parlato di Sant’Egidio come di qualcosa di “monumentale e unico, in cui si rappresenta la grandezza di Dio”.
Rav Rosen ha anche avanzato la proposta che alla Comunità e al suo fondatore sia prossimamente attribuito, “per l’impegno svolto per il bene di tutti”, il Nobel per la pace.

(27 ottobre 2019)