“Rita Levi-Montalcini,
pioniera e donna coraggiosa”

Tre eminenti neuro scienziate, Silvia Arber, Paola Arlotta ed Erin Schumann, saranno domani ospiti della Fondazione EBRI (European Brain Research Institute) per il Montalcini Day 2019, iniziativa in programma all’Accademia dei Lincei che vuol ricordare la sua fondatrice Rita Levi-Montalcini e il suo contributo nelle neuroscienze e nell’emancipazione femminile.
“La scelta di invitare le tre scienziate è dovuta, anzitutto, all’innegabile importanza delle loro ricerche nel campo delle neuroscienze, riconosciuta a livello internazionale” sottolinea Antonino Cattaneo, presidente della Fondazione EBRI. “Abbiamo anche voluto sottolineare il ruolo fondamentale delle donne nella ricerca scientifica. Molte importanti scoperte oggi portano una firma femminile, e questo lo dobbiamo anche alla nostra fondatrice. Donna coraggiosa che, spinta dal suo amore per la ricerca, ha superato i pregiudizi, la persecuzione razziale, ed è partita per gli Stati Uniti in un periodo storico in cui le donne non avevano alcuna indipendenza, e le scienziate si contavano sulle dita di una mano.”
Silvia Harber, Svizzera, al Biozentrum e al Friedrich Miescher Institute di Basilea studia i meccanismi neuronali che controllano il movimento. Le sue ricerche mirano a comprendere i processi alla base delle malattie neuronali e dei traumi che causano immobilità nei pazienti, con il fine di progettare interventi terapeutici per il recupero delle funzioni motorie.
Erin Schumann, californiana, direttrice del “Max Planck Institute for Brain Research” di Francoforte, ha scoperto fondamentali meccanismi molecolari e cellulari alla base delle modificazioni sinaptiche nella formazione dei ricordi. Oltre al suo lavoro di ricerca e all’insegnamento, la prof.ssa Schumann si impegna a promuovere il progresso professionale delle donne nella scienza. Nel suo istituto ha infatti realizzato un asilo nido per agevolare il rientro delle donne dopo la maternità e ha cambiato le pratiche di reclutamento, con l’obiettivo di raddoppiare entro il 2020 il numero di direttrici nella sezione Biologia e Medicina degli istituti Max Planck.
Paola Arlotta, di origine friulana lavora nella prestigiosa Università di Harvard nel Massachusetts. Ha creato in laboratorio, a partire da cellule staminali, organoidi di cervello, cioè dei veri e propri mini-cervelli umani, che serviranno a studiare malattie neurologiche, tra cui l’autismo e la schizofrenia, e a testare nuovi farmaci, accelerando così la ricerca nelle neuroscienze e limitando l’uso della sperimentazione animale.
L’evento sarà seguito da un simposio internazionale nel corso del quale ricercatori dell’EBRI, della Mc Gill University di Montreal e della Hebrew University di Gerusalemme si confronteranno sul tema della “Dinamica della trasmissione sinaptica nella fisologia e patologia”, nell’ambito di un accordo di collaborazione tra i tre enti di ricerca siglato lo scorso anno a Montreal.

(27 ottobre 2019)