Torino – Primo Levi in tante lingue

IMG_3427È ancora in corso la giornata di studio presso l’Aula Magna della Cavallerizza Reale di Torino, che vede riuniti i dieci relatori delle Lezioni Primo Levi, i cui contributi sono stati raccolti e recentemente pubblicati in un unico volume edito da Mondadori (2019). “Oggi è l’occasione per fare il punto dopo dieci anni di lavoro – commenta Fabio Levi, direttore del Centro Internazionale d Studi Primo Levi – e per farlo abbiamo scelto di riunire 10 punti di osservazione diversi di un medesimo, seppur sempre cangiante, oggetto di studi”.
Sono proprio gli spazi dell’Università di Torino ad ospitare le due giornate dedicate a Levi, che ben si inseriscono nella scia del fitto calendario di iniziative organizzate dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del Centenario della nascita dello scrittore e dal Centro Internazionale di Studi Primo Levi. Un calendario che ha preso il via il 21 febbraio al Campo di Fossoli, dove nel 1944 partì il convoglio destinato ad Auschwitz, e che si presta a terminare simbolicamente con la fine del mese di novembre, quando Primo fece ritorno a casa, il 19 novembre 1945.
Nella prima giornata di convegno le lingue sono state protagoniste assolute: dalla sessione mattutina dedicata alla lettura multilingue di brani tratti da La tregua, al convegno dal titolo Prove di traduzione, entrambi organizzati dal Dipartimento di Lingue e letterature straniere e culture moderne. A precedere le letture in ben 15 lingue (tra cui russo, inglese, serbo-croato, giapponese, portoghese, spagnolo, polacco, hindi, tedesco, cinese, catalano, romeno e in chiusura l’italiano), i saluti di Gretchen Goette Chiari, docente di anglo-americano, che ebbe come allievo Primo Levi durante gli incontri in preparazione del giro di conferenze che tenne negli Stati Uniti nel 1985. “Si è scelta una lettura multilingue per sottolineare l’universalismo delle parole di Primo Levi”, ha sottolineato Fabio Levi, “e per mettere in luce lo sforzo di raccontare la sua esperienza a più lettori e pubblici possibili”.
Il pomeriggio, dedicato alla traduzione, ha visto tra i relatori Domenico Scarpa con Partire da Zero, ripartire da zero; Evgenij Solonovich, sul Primo Levi poeta. Appunti di un traduttore; Federico Madaro, con il ricordo di un’intervista, Roberto Merlo e la ricezione dell’opera leviana in Romania e Alberto Gozzi con un intervento sulla traduzione radiofonica di Se questo è un uomo. Presente al convegno anche Ann Goldstein, curatrice della traduzione dei Complete Works, edita da Liveright.
Ann Goldstein è stata anche relatrice della VI Lezione Primo Levi (2014) In un’altra lingua / In another language, assieme a Domenico Scarpa.
Goldstaein ha preso poi parte questa mattina alla prima sessione di interventi, accanto a Massimo Bucciantini, Mario Barenghi, Anna Bravo, Francesco Cassata e Domenico Scarpa. Per la sessione pomeridiana sono previsti i contributi di Robert Gordon, Fabio Levi, Martina Mengoni, Alberto Cavaglion e Paola Valabrega. A coordinare l’inconto Marco Belpoliti ed Ernesto Ferrero.

Alice Fubini